X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

I frati valutano di trasferire le opere d’arte a Lamezia, ma associazioni e cittadini contestano

VIBO VALENTIA – Il convento dei Padri minori cappuccini di Vibo Valentia, rimasto sprovvisto di frati, chiude i battenti e le tante ed importanti opere d’arte custodite nella Chiesa di Sant’Antonio di Padova rischiano di essere trasferiti a Lamezia Terme. Una condizione che ha provocato la reazione di associazioni e cittadini, impegnati per difendere la permanenza delle opere nella città di Vibo.

Tra le opere custodite nella chiesa c’è anche un quadro di Luca Giordano e «costituiscono parte integrante del patrimonio culturale della città di Vibo Valentia e non di Lamezia Terme o qualsiasi altro luogo».

A sostenere questa tesi è il presidente dell’associazione storico-culturale “ViboInsieme”, Michele La Rocca, secondo il quale «Le opere in questione sono state concepite per essere ospitate nella chiesa di Sant’Antonio di Padova di Vibo Valentia, ove sono state collocate per secoli, e il loro spostamento costituirebbe per gli stessi oggetti di valore culturale danno, in quanto renderebbe i beni culturali privi dal contesto di origine. I quadri in questione costituiscono anche parte dell’apparato decorativo dell’edificio ecclesiastico e il loro trasferimento, ancor più se vincolati e collocati all’interno di edificio di interesse storico e architettonico dovrebbe essere impedito dal Mibact e uffici periferici».

La Rocca aggiunge che «il contesto dell’edificio seicentesco, con oggetti cultuali e di arredo antichi, costituisce, già, in quanto tale, un bene culturale dello Stato; Per questo motivo – prosegue – l’associazione storico culturale ViboInsieme chiede l’immediata interruzione di ogni atto volto alla rimozione e al trasferimento dalla menzionata Chiesa, di quadri, statue e oggetti aventi valore documentario, archeologico, antropologico e artistico al fine di lasciare inalterato il contesto dell’edificio e non causare nocumento – conclude – al patrimonio culturale della città di Vibo Valentia e dello stato italiano».

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE