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Il capo della polizia Franco Gabrielli, a Vibo Valentia

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VIBO VALENTIA – Non dipende tutto dalla Polizia di Stato, nonostante ciò un moderato ottimismo c’è perché la scuola allievi agenti porta con sé una dote pesante: quella di essere un punto di riferimento per tutto il Meridione.

Franco Gabrielli, capo della Polizia, lo sa bene e auspica che in quel 2022, che rappresenta una specie di spartiacque sulla sorte della struttura, si attuino scelte ragionevoli e ragionate per evitare di disperdere un patrimonio importante non solo per il Vibonese ma per tutto il Sud, un patrimonio di legalità: «Purtroppo quella di Vibo Valentia è una scuola allievi cartolarizzata. C’è stata una stagione in questo Paese in cui si è immaginato di fare una finanza creativa e di fare cassa immediata senza avere visione prospettiva. Noi ci auguriamo che essa abbia un futuro ma non dipende esclusivamente dalla Polizia che nel 2022 dovrà riconsegnare tutta la struttura al fondo proprietario e dal momento che rappresenta un’eccellenza, un presidio di legalità ed incarna il volto migliore dello Stato, ci auguriamo che quella scelta non felice abbia una decisione diversa e il territorio possa mantenere questa realtà».

Presente stamani al giuramento degli allievi del 196esimo corso, il prefetto Gabrielli ha quindi cercato di rassicurare, per quanto possibile, sul futuro della Scuola di Polizia “Andrea Campagna” consapevole che di non avere il coltello dalla parte del manico. Tuttavia un aiuto decisivo potrebbe arrivare da un fattore primario: «Da qui al 2030 – spiega – avremo 40mila persone in pensione e quindi dovremo formare nuovi agenti quindi abbiamo bisogno di scuole efficienti che costituiscano l’eccellenza e credo che Vibo Valentia possa tranquillamente iscriversi al novero delle strutture».

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