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Il luogo dove è avvenuto il fatto

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NICOTERA (VIBO VALENTIA) – L’avevamo chiamato Fernando il disabile cinquantanovenne che era stato rinchiuso dal fratello e dalla cognata in un pollaio adiacente la villetta di famiglia. Ora, per il fratello del pover’uomo incapace di difendersi è arrivato il momento di dare conto alla giustizia del suo operato.

Nel tardo pomeriggio di ieri, infatti, V. V., 56 anni, è stato tratto in arresto dai Carabinieri di Nicotera Marina, coordinati dal comandante Fabio Cirone, che hanno operato congiuntamente ai colleghi della stazione di Nicotera Superiore, diretta dal comandante Luca Caravaglio.

Per il fratello minore, nonché aguzzino di Fernando, il Gip ha disposto gli arresti domiciliari, mentre le indagini sono tuttora in corso, e potrebbero riservare altre sorprese. L’accusa per il fratello carceriere è tra le più infamanti: maltrattamenti in famiglia. Un’accusa che viene appesantita dalla circostanza che la persona maltrattata soffriva, fin dalla nascita, di una forma di disabilità mentale che lo rendeva indifeso come un bambino, totalmente incapace di opporsi alla volontà del fratello e della cognata di tenerlo lontano dalla famiglia e dalla società, costringendolo in un minuscolo fabbricato dal tetto di eternit, tra sporcizia ed escrementi.

La storia di Fernando, quando è venuta alla luce, ha suscitato a Nicotera grande sdegno e commozione. In tanti, da anni, non lo vedevano più gironzolare per il paese. Ma nessuno poteva immaginare l’inferno che stava vivendo il pover’uomo, privato della libertà e della dignità.

Tuttavia qualcuno si è accorto che il pollaio accanto a quella villetta dall’aspetto rustico custodiva una storia ignobile. Così è arrivata una “soffiata” alla Polizia municipale di Nicotera. Il povero Cristo ora si trova in un posto sicuro e amorevole. Il suo carceriere, invece, dovrà spiegare al giudice perché si è trasformato nell’aguzzino di suo fratello.

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