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Vanessa Gasparro

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VIBO VALENTIA – Ha lottato come una leonessa, con la forza che traeva dalla sua volontà di vivere una vita normale e dalla vicinanza delle tantissime persone che si sono affezionate a lei e alla sua triste storia. Purtroppo il male che aveva contratto tempo fa pian piano si è insinuato in lei e non le ha lasciato scampo. Tutti adesso la ricordano con le lacrime, con tristezza, col magone in corpo consapevoli che quel sorriso che le illuminava il volto si è spento. Per sempre. Vanessa Gasparro non c’è più.

La giovane 31enne di San Gregorio d’Ippona si è, infatti, dovuta arrendere a quella malattia che anche il solo nome mette paura, timore, che mina le certezze di ognuno di noi, che devasta chi lo contrae e le persone che ti stanno accanto. Lei, quell’angiosarcoma cardiaco, trasformatosi poi in metastasi, che le ha causato diversi interventi chirurgici ed indicibili sofferenze, l’ha affrontato con estrema dignità, mai perdendo la speranza di riuscire a sconfiggerlo.

Il 24 novembre scorso la famiglia scriveva sul suo profilo Facebook che le cure proseguivano anche se la strada era ancora lunga: “Gli ostacoli li supereremo, ci stiamo affidando ai meravigliosi medici che insieme a Vanessa non mollano, la ripresa è lenta e si inciampa qua e là, ma Vanessa si rialzerà anche questa volta. Abbiate pazienza, è debole e messa a dura prova ma resiste”.

La forza di vanessa sono stati i suoi genitori, gli amici e i tanti contatti proprio sul Facebook. Aveva deciso di rendere “social” la sua malattia, per avere a fianco la forza che tutti gli infondevano in questa sua ardua e terribile battaglia. Appena poche settimane prima aveva postato sul suo profilo una foto col suo volto in primo piano, i suoi occhi profondi, le sue lentiggini, i suoi lineamenti gentili, e ringraziava ancora una volta i suoi “amici bellissimi, grazie infinite per i complimenti e la dolcezza che sempre mi riservate! In molti mi scrivete che sto benissimo, e non può che farmi felice il leggere tanto affetto attraverso i vostri commenti o messaggi privati, questa foto è di “tempi migliori” come amo definirli, non metterei mai una foto triste o che mi faccia apparire fragile come sono ora. Perché mi piace ricordarmi sempre cosi: “sorridente e spensierata”! Questa foto forse non rispecchia la “vita e la tempesta che sto attraversando” ma mi piace pensarmi cosi, con lo sguardo sereno, che questa immagine sia di buon auspicio! E mi porti un po’ di fortuna per superare questo terribile periodo! Vi voglio bene”.

La morte di Vanessa porta alla mente un’altra dolorosa scomparsa, quella della 21enne di Rombiolo Stefania Restuccia, a causa di un tumore che in due anni ha consumato il suo corpo, piano piano. Era il maggio dello scorso anno quando anche lei depose definitivamente le armi. Due giovani legate da un tragico destino, che, come tante loro coetanee, volevano solo vivere un’esistenza normale. Non chiedevano troppo ma il giusto.

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