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I carabinieri di Vibo Valentia

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VIBO VALENTIA – Ha tentato di uccidere i nipoti sparandogli con una pistola: è accaduto nel Vibonese e l’uomo, Michele Simonetti, 48 anni, è stato fermato dai carabinieri di Vibo Valentia. I militari hanno così fatto chiarezza sul ferimento di un ragazzo di 23 anni, a colpi di arma da fuoco (LEGGI). Il giovane si era presentato lunedì scorso al pronto soccorso dell’ospedale di Vibo Valentia con una vistosa ferita da arma da fuoco all’altezza della spalla destra, vicino al collo.

Il 23enne ha provato a sviare le indagini, raccontando ai carabinieri dell’aliquota radiomobile e della stazione di San Gregorio intervenuti in ospedale, di essere stato ferito da un proiettile vagante. Il giovane ha raccontato di essersi fermato lungo la strada che da Vibo porta a San Gregorio per fare i bisogni e di aver sentito, nel silenzio, qualche colpo di arma da fuoco e poi del forte calore alla spalla.

In realtà le indagini dei carabinieri hanno fatto luce su quanto realmente accaduto e hanno portato al fermo dello zio del ragazzo, un 48enne, ritenuto responsabile di aver tentato di uccidere il 23enne e anche un altro nipote. Lo zio riteneva che uno dei suoi due fosse il responsabile della fine del suo matrimonio. Per questo avrebbe chiesto un incontro a quattro occhi con il nipote, al quale però in via precauzionale ha partecipato anche il 23enne che è stato poi ferito con un colpo di pistola.

Durante la discussione lo zio avrebbe estratto la pistola esplodendo cinque colpi contro i due nipoti. Il fermato, difeso dagli avvocati Francesco e Paola Stilo, subito dopo i fatti si è reso irreperibile, quindi è stato stato rintracciato dai carabinieri e si trova ora nel carcere vibonese.

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