X
<
>

Domenico Bonavota

Condividi:
2 minuti per la lettura

VIBO VALENTIA – Quando i carabinieri hanno fatto irruzione in quell’abitazione nel centro di Sant’Onofrio lui non ha opposto resistenza.

Si è consegnato a loro senza dire nulla di particolare. È finita in una piovosa serata di agosto la latitanza di Domenico Bonavota, soggetto ritenuto esponente apicale dell’omonimo clan che da circa due anni era uccel di bosco dopo essersi sottratto alla carcerazione a seguito della sentenza Conquista in cui è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Domenico Di Leo e destinatario di due ordinanze cautelari nell’ambito delle operazioni Rinascita-Scott e Imponimento.

I militari del Nucleo Investigativo di Vibo guidati dal maggiore Valerio Palmieri e dal capitano Alessandro Bui, e gli investigatori della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, gli erano addosso da quando aveva fatto perdere le proprie tracce battendo palmo a palmo soprattutto il territorio di Sant’Onofrio dove avevano il sospetto che l’uomo non si fosse mai allontanato. Sospetto che con il passare del tempo è divenuto una convinzione e infine una certezza proprio mercoledì sera quando hanno fatto irruzione nell’abitazione di una famiglia di persone insospettabili dove Bonavota pare si fosse rifugiato fin dall’inizio.

I militari del Nucleo investigativo e dello Squadrone Cacciatori hanno atteso il momento più opportuno per entrare in azione cinturando con discrezione la casa fino a quando non è arrivato l’ordine di entrare. Il blitz è durato pochissimi secondi. Bonavota è stato rintracciato all’interno dei locali e preso in consegna per essere portato al comando provinciale sotto la pioggia battente, mentre è al vaglio degli inquirenti la posizione di chi lo ha coperto.

È questo, dunque, il contesto che ha posto fine alla sua latitanza e per i carabinieri l’ennesimo, importante, colpo contro la criminalità.

Al termine delle operazioni, due persone sono state arrestate. Si tratta di Pino Lucio Laria, di 45 anni, affittuario della casa dove è stato trovato il ricercato, e Antonino Ruggiero, di 23 anni, trovato in compagnia di Bonavota. I due sono stati posti ai domiciliari e Bonavota è stato portato in carcere.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE