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Il centro polifunzionale di San Calogero

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SAN CALOGERO (VV) – Fu un delitto che scosse molto non solo la comunità sancalogerese – tale da avere una eco nazionale – per le modalità e la brutalità con la quale fu messo in atto: tre persone contro una donna indifesa, sorpresa nel cuore della notte, immobilizzata, e alla quale fu tappata la bocca con un panno per evitare che urlasse. Ma proprio quell’oggetto sarà la causa della sua morte per soffocamento. Una rapina finita in tragedia che portò alla condanna in via definitiva dei tre responsabili.

Isabella Raso

Lei si chiamava Isabella Raso e aveva 50 anni quando la notte tra il 15 e il 16 luglio 2011 venne uccisa. Viveva da sola e aveva qualche problema fisico e per questo fu un bersaglio facile per Franco Todarello (45 anni al tempo), Domenico Grillo (all’epoca 21 anni), e Luigi Zinnà (che al momento del delitto aveva 25 anni), condannati per omicidio volontario (mentre in primo grado era stato preterintenzionale) con sentenza passata in giudicato a 16 anni di reclusione per il primo e a 12 anni per gli altri due. L’arresto dei tre fu accolto con sollievo dalla popolazione visto che in quel periodo erano soliti perpetrarsi in paese diversi furti nelle abitazioni, soprattutto occupate da gente anziana.

A 11 anni da quel tragico episodio, adesso l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Maruca ha voluto ricordare la Raso intitolandole il centro Polifunzionale del paese.

La proposta nasce dalla Pro loco che aveva chiesto in dare il nome alla vittima ad una piazza o una via. L’esecutivo, invece, ha deciso di andare ben oltre individuando la struttura sportiva. E pertanto la richiesta ha trovato accoglimento «in considerazione del fatto che la barbara ed inumana morte della nostra concittadina, per mano ignobile, ha destato sconcerto i tutti gli strati sociali della nostra comunità ed interessato le istituzioni anche ai livelli provinciali, regionali e nazionale. Isabella Raso, presentava dei disturbi fisici e le sue capacità di difesa erano, pertanto, ridotte, anche per questo la ferocia con la quale è stata uccisa continua a scuotere la coscienza civile ed umana».

La Giunta Maruca ha quindi approvato l’atto amministrativo con cui si manifesta la volontà di attribuire il Centro polifunzionale alla Raso inoltrando tutta la documentazione alla Prefettura per ottenere il via libera definitivo. La decisione del Comune è stata accolta con favore dalla famiglia della vittima che già l’anno era stata ricordata con una rosa piantata in piazza Catanoso visto che ancora non erano passati i 10 anni necessari per intitolare un bene del Comune, sia esso una strada o un palazzo, ad una vittima innocente. Ma con l’avvio del 2022 tutto questo è stato possibile e adesso si potrà tributare il giusto omaggio ad una donna perbene, che ha perso la vita in un modo assurdo, ma il cui ricordo continua a rimanere impresso nella mente dei suoi cari e della popolazione di San Calogero.

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