X
<
>

Piazza Santa Maria a Vibo

Share
3 minuti per la lettura

Le polemiche sulle piazze a Vibo, progetto preliminare e definitivo di piazza Santa Maria si devono all’Ente, non a Calselli. È quanto emerge dalle carte che una nostra fonte ha potuto consultare


LA nuova veste di piazza S. Maria, che tante critiche ha suscitato tra i vibonesi, non si deve all’architetto romano Luca Calselli bensì al Comune. Il professionista romano, infatti, ha redatto soltanto il progetto esecutivo, basato sul preliminare e il definitivo ideato dall’ufficio tecnico dell’ente. L’interessato è stato poi anche direttore dei lavori.

Le riserve e le critiche al progetto, rivolte quasi esclusivamente a lui dalla gente, andrebbero dunque indirizzate, in gran parte, alla passata amministrazione cui, come vedremo, si deve la responsabilità anche di piazza Municipio, fonte di ancora maggiori polemiche e perplessità. Dunque, secondo tale notizia, che ha indubbiamente del clamoroso, il “merito” delle soluzioni urbanistiche di S. Maria, con quei pericolosi dislivelli, le quote sbagliate, quell’incomprensibile pedana centrale andrebbe dato a chi la piazza la conosceva bene, dunque è due volte censurabile.

LEGGI ANCHE: Piazza Municipio, 1 milione di euro per uno spettacolo desolante – Il Quotidiano del Sud

IL COMUNE E GLI ATTI FIRMATI DALL’UFFICIO TECNICO

Quanto sopra emerge dalle carte che una nostra fonte, molto attendibile e professionalmente competente, ha avuto tra le mani. C’è però un’ipotesi da non scartare: Calselli, scelto con affidamento diretto dalla giunta comunale dell’epoca guidata dal sindaco Maria Limardo (procedura per altro perfettamente legittima, in base alle norme vigenti), potrebbe aver partecipato con l’ente alla redazione del preliminare e del definitivo, che vennero poi firmati da qualcuno afferente all’ufficio tecnico.

Il che, a ben pensarci, se vero, sarebbe ancora più strano. E’ bene però chiarire che si tratta di una semplice ipotesi, sussurrata sì negli ambienti di palazzo Razza ma della quale non siamo riusciti ad avere certezza. È perfettamente inutile ricordare qui i termini della quérelle relativa alle due piazze la cui “rigenerazione” venne decisa dall’amministrazione Limardo con fondi del Prrr. I vibonesi, infatti, conoscono fin troppo bene i termini della vicenda. Più interessante è invece stabilire a chi si devono le soluzioni adottate. Ebbene, in entrambi i casi la risposta punta in direzione di palazzo Razza.

POLEMICHE SULLE PIAZZE RISTRUTTURATE A VIBO, PIAZZA MUNICIPIO

«Per quanto riguarda piazza Municipio – chiarisce infatti la nostra fonte – il Comune avviò un concorso d’idee e tra le proposte arrivate venne scelta quella che poi è stata realizzata. Ma, appunto, fu l’amministrazione, scegliendo quella determinata proposta, ad accettare lo scavo della piazza, i dislivelli, le pendenze e i gradini che tante critiche hanno suscitato».

Per piazza Santa Maria, invece, come detto «dalle carte risulta che fu l’ufficio tecnico comunale ad occuparsi dei progetti preliminare e definitivo. Insomma, quelle soluzioni vennero pensate ed accettate nel palazzo municipale. Con qualche aggiunta nel progetto esecutivo (redatto da Calselli) elaborato che, come ben sa chi conosce la materia, si basa sempre sui due progetti precedenti, insomma non può stravolgerli. Al riguardo c’è da notare che l’amministrazione dell’epoca non è mai intervenuta a chiarire gli esatti termini della vicenda. E così l’architetto romano è poi diventato l’unico capro espiatorio».

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE