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Stefano Piperno

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VIBO VALENTIA – Si è celebrato stamani il giudizio abbreviato a carico di Francesco ed Ezio Perfidio, padre e figlio, entrambi di Nicotera, difesi dall’avvocato francesco Sabatino, accusati a vario titolo dell’omicidio e della distruzione del cadavere di Stefano Piperno, il 34enne mediatore culturale, compaesano degli imputati, commesso il 19 giugno del 2018, i cui familiari si sono costituiti parte civile assistiti dagli avvocati Nicodemo Gentile e Antonio Cozza.

Ezio Perfidio risponde di omicidio occultamento e distruzione di cadavere mentre il padre Francesco di distruzione di cadavere e di alcune cessioni di sostanza stupefacente aggravate dall’art 80, che rappresenterebbero il movente alla base del delitto. Piperno fu ucciso a colpi di arma da fuoco e il suo corpo bruciato all’interno della sua vettura, abbandonata nelle campagne di Preitoni di Nicotera.Il pubblico ministero Filomena Aliberti ha invocato la pena dell’ergastolo per Ezio Perfidio e la reclusione ad otto anni per Francesco, richieste alla quale si sono associate le parti civili.

È seguito un lungo intervento di circa due ore dell’avvocato Sabatino che ha ripercorso l’indagine contestando gli elementi a carico dei propri assistiti.
Una volta terminati gli interventi, il gup Tiziana Macri ha rinviato il processo in abbreviato al 21 novembre per le repliche del pm e la sentenza.

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