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Oltre 100 indagati nel Vibonese per aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza, sequestri per oltre 850 mila euro

VIBO VALENTIA – Oltre 100 persone (111 per la precisione) sono risultate destinatarie di un provvedimento di sequestro preventivo disposto dal Giudice per le indagini preliminari di Vibo Valentia, Francesca Loffredo su conforme richiesta della Procura della Repubblica guidata da Camillo Falvo.

Si tratta di somme di varia entità che i soggetti coinvolti nell’inchiesta avrebbero percepito usufruendo della misura del Reddito di cittadinanza senza averne diritto. Soggetti risultati per la stragrande maggioranza dei casi di nazionalità straniera, diversi provenienti da oltre i confini dell’Unione europea, e in cospicuo numero residenti nella provincia di Vibo Valentia. Tra questi uno sparuto numero di vibonesi.

REDDITO DI CITTADINANZA, LA GRAN PARTE DEGLI INDAGATI DALLA PROCURA VIBONESE È STRANIERA

Scorrendo il decreto di sequestro ci si imbatte in persone di nazionalità marocchina, siriana, nigeriana, romena, somala, addirittura alcuni provenienti delle Filippine o della Guinea; e ancora, originarie di Camerun, Mali, Bulgaria, Siria, Pakistan, Gambia, Sierra Leone, Ucraina e Argentina. Ingenti le somme oggetto del provvedimento: da appena 500 a 23mila euro, per un totale di 858mila euro.

Le risultanze investigative della Guardia di finanza è emerso che gli indagati “avevano fatto istanza per il reddito di cittadinanza dichiarando falsamente di possedere il requisito della cittadinanza italiana da almeno 10 armi al momento di presentazione della domanda”.

Altri avrebbero omesso di dichiarare la presenza, all’interno del proprio nucleo familiare, di soggetti conviventi, talvolta già percettori del sussidio; altri ancora avrebbero dichiarato “falsamente di essere residenti in alcuni comuni del Vibonese (Maierato, Gerocarne, San Gregorio, Vibo, Soriano, Mileto, Rombiolo, Pizzoni, Filandari, Nicotera), risultando invece altrove, così percependo indebitamente le somme.

I cittadini vibonesi finiti nell’inchiesta sono residenti a Serra San Bruno (2), Mileto (1), Filogaso (1), Vibo (1).

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