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Francesco Olivieri

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I giudici hanno ritenuto il killer della strage di Nicotera Francesco Olivieri, accusato di aver spento una sigaretta addosso ad una guardia penitenziaria, parzialmente incapace di mente

VIBO VALENTIA – Una sentenza che la difesa potrà far valere nei confronti del proprio cliente nel processo d’Appello avente ad oggetto altri fatti – ben più gravi – per arrivare al medesimo risultato.

È la carta che si giocherà l’avvocato Francesco Schimio cercando di attenuare sensibilmente la pena per Francesco “Ciko” Olivieri, il killer di Nicotera che nel 2018 uccise due persone ferendone altre tre.

Il tribunale di Cosenza ha condannato l’imputato a 5 mesi di carcere, con il riconoscimento del vizio parziale di mente, per un episodio avvenuto nel carcere del capoluogo bruzio negli scorsi anni durante la sua detenzione. In quell’occasione, che risale all’aprile del 2019, Olivieri spense la sigaretta in fronte ad un agente della polizia penitenziaria. Il tutto dopo averlo immobilizzato contro il muro, per poi colpirlo con un pugno indirizzato alla tempia sinistra che lo aveva tramortito facendolo cadere a terra e provocandogli ferite giudicate guaribili in dieci giorni.

FRANCESCO OLIVIERI CONSIDERATO PARZIALMENTE INCAPACE DI MENTE

Nel corso del processo l’avvocato Schimio ha depositato una produzione documentale finalizzata a far emergere l’incapacità di intendere e volere del proprio cliente al momento dell’aggressione messa in atto nei confronti dell’agente di polizia penitenziaria.

Il tribunale di Cosenza ha accolto la richiesta seppur non completamente. I giudici, infatti, hanno, come detto, riconosciuto solo il vizio parziale di mente e conseguentemente condannato l’imputato a scontare una pena di 5 mesi di reclusione.

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