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La corte d'Appello di Catanzaro

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Fissato il processo d’appello per 22 imputati dell’operazione Rimpiazzo che ha consentito di sgominare il clan di ‘ndrangheta di Piscopio

VIBO VALENTIA – Il 3 maggio prossimo inizierà il processo d’Appello scaturito dall’operazione Rimpiazzo, contro il clan dei Piscopisani. Si tratta del filone in ordinario che vede imputate in appello, tra ricorsi di chi è stato condannato e della Procura distrettuale antimafia 23 persone, accusate a vario titolo di associazione mafiosa, armi, estorsioni, danneggiamenti, usura, intestazione fittizia di beni ed altro ancora.

E così, in quella data a comparire davanti i giudici di secondo grado saranno Nazzareno Colace, 59 anni, di Vibo (avv. Gambardella e Sabatino), Giuseppe Lo Giudice, 44 anni, di Vibo  (avv. Chiarello), Michele Silvano Mazzeo, 52 anni, di Mileto (avv. Gullo e Cianferoni), Nazzareno Pannace, 33 anni, di Vibo Valentia (avv. Di Renzo), Francesco Romano, 37 anni, di Vibo  (avv. Bagnato); Giuseppe D’Angelo, 49 anni, di Vibo (avv. Muzzopappa), Ippolito Andrea Fortuna, 63 anni, di Vibo  (avv. Muzzopappa), Giuseppe Brogna, 65 anni, di Vibo  (avv. Muzzopappa), Angelo David, 40 anni, di Vibo  (avv. Muzzopappa), Michele Rinaldo Emilio Staropoli,  67 anni, di Vibo (avv. Staropoli e Contestabile), Giuseppe Salvatore Galati, 60 anni, di Vibo (avv. Galati e Sorgiovanni), Benito La Bella, 35 anni, di Vibo  (avv.  Franzé), Francesco Felice, 30 anni, di Vibo  (avv. Suriano), Pantaleone Mancuso, 62 anni, di Limbadi (avv.  Sabatino e Calabrese), Domenico D’Angelo, 60 anni, di Vibo,  (avv. Rotundo), Francesco Popillo, 38 anni, di Vibo  (avv. Mangiavillano e Grillo), Nazzareno Galati, 34 anni, di Vibo (avv.  Franzè e Rotundo), Giuseppe D’Angelo, 49 anni, di Vibo (avv. Gervasi),  Pierluigi Sorrentino, 33 anni, di Orzinuovi (avv. Rotundo e  Moretti), Rosario Battaglia, 39 anni, di Vibo, Stefano Farfaglia, 40 anni, (avv. Muzzopappa e Rocco); Giuseppe Lo Giudice, 44 anni, di Vibo  (avv. Monardo).

Numerose le parti civili individuate in imprenditori, enti locali e privati cittadini. Raffaele Corigliano,  Amministratore. della Società “Fratelli Corigliano Sas” (avv. Proto); Marcello Gaglioti (avv. Carnovale); Antonio Chiaramonte, amministratore della “Chiaramonte Srl” (avv. Fronte); Associazione Antiracket e Antiusura della provincia di Vibo  (avv. Fronte); Pubbliemme Srl (avv. Belvedere), Giuseppe Lopreiato  (avv. Gennaro); Comune di Vibo Valentia  (avv. Paolì); Provincia di Vibo Valentia (avv. Pisani); Regione Calabria  (avv. De Masi).

Il processo sul clan di Piscopio però potrebbe avere una falsa partenza in quanto ci potrebbe essere astensione da parte della presidente della Corte d’Appello, Loredana De Marco, che aveva già giudicato in Appello gli imputati del filone in abbreviato dell’operazione Rimpiazzo.

OPERAZIONE RIMPIAZZO APPELLO CONTRO IL CLAN DEI PISCOPISANI, IL GIUDIZIO DI PRIMO GRADO

Questo il verdetto di primo grado del processo nato dall’operazione scattata ad aprile del 2019.

Ad emettere il verdetto era stato il Tribunale collegiale di Vibo, presieduto da Tiziana Macrì (a latere Roberta Ricotta e Laerte Conti) che ha inflitto un totale di 207 anni di reclusione la cui entità varia da 6 a 28 anni. A questo si era aggiunto il pagamento delle multe per un complessivo di 18mila euro.

Andando nello specifico delle condanne, la pena maggiore inflitta dal Tribunale collegiale ha riguardato Rosario Battaglia: 28 (il pm aveva chiesi 30). Gli altri ad essere stati condannati sono Giuseppe Brogna, 10 anni, (12 anni la richiesta); Nazzareno Colace, 8 anni e 3mila euro di multa, (11 anni e 4mila euro di multa); Domenico D’Angelo, 10 anni (12 anni); Giuseppe D’Angelo, 10 anni (15 anni); Angelo David, 10 anni (16 anni e 1.500 euro di multa); Francesco Felice, 16 anni e 8 mesi (19 anni); Ippolito Andrea Fortuna, 8 anni (9 anni e 6mila euro); Nazzareno Galati, 13 anni e 11 mesi (22 anni e 6 mesi); Salvatore Giuseppe Galati, 12 anni (16 anni); Benito La Bella, 13 anni e 11 mesi (20 anni e 6 mesi); Giuseppe Lo Giudice, 6 anni e 8mila euro di multa (5 anni, 4 mesi, 2mila euro); Pantaleone Mancuso, 8 anni e 8mila euro di multa (12 anni 4.500 euro); Michele Silvano Mazzeo, 8 anni e 5 mesi (12 anni e 1.500 euro); Nazzareno Pannace, 13 anni e 5 mesi (17 anni); Stefano Farfaglia, 10 anni (13 anni e 6 mesi); Francesco Popillo, 13 anni e 6 mesi (17 anni); Francesco Romano, 13 anni e 5 mesi (17 anni); Pierluigi Sorrentino, 13 anni e 4 mesi (17 anni); Michele Rinaldo Emilio Staropoli, 9 anni e 6 mesi (10 anni e 10mila).

Gli imputati condannati dovranno liquidare i danni alle costituite parti civili da liquidarsi in separata sede mentre è stata rigettata la richiesta di provvisionale.

OPERAZIONI LE ASSOLUZIONI IN PRIMO GRADO DELL’OPERAZIONE RIMPIAZZO

Le assoluzioni. Il Tribunale aveva poi pronunciato sentenza assolutoria nei confronti di dieci imputati: Nicola Barba,( 8 anni e 3mila euro di multa era stata la richiesta della Dda); Maria Concetta Immacolata Fortuna (11 anni); della distrettuale di Catanzaro Michele Fortuna (10 anni e 10 mesi); Leonardo Domenico Vacatello (9 anni, 6 mesi, 3.000 euro); Luigi Francesco Zuliani (6 anni e 2.000 euro); Tommaso Lo Schiavo (4 anni); Simone Prestanicola (3 anni); Francesco Tassone (16 anni); Annarita Tavella (2 anni); Gianluca Rosario Tavella (8 anni e 6.000 euro) e Mariano Natoli (il pm aveva avanzato medesima richiesta).

Le prescrizioni. Erano infine state due le prescrizioni riconosciute dai giudici e hanno riguardato Raffaella Mantella (2 anni la richiesta della Dda) e il finanziere Giovanni Tinelli (3 anni la richiesta dell’accusa).

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