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Federica Monteleone

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VIBO VALENTIA – Era nata sulla scorta, dolorosa, della perdita della propria figlia, simbolo di una malasanità che ne ha spezzato l’esistenza a soli 16 anni. Mary Sorrentino e Federica Monteleone; madre e figlia divise da un destino crudele 15 anni orsono. E la Fondazione che portava il nome della studentessa di Vibo Marina era un modo per tenere alta l’attenzione sulle criticità sanitarie vibonesi e anche per dare un supporto alla popolazione che ha affrontato un lutto simile. Ma adesso, l’attività del sodalizio è arrivata purtroppo al capolinea.

Con una delibera votata all’unanimità il 2 aprile scorso, dai soci Fondatori della Fondazione “Federica per la Vita” onlus, viene sancita per l’1 maggio prossimo la chiusura della sede operativa della stessa Fondazione. A darne comunicazione è proprio Mary Sorrentino: “Non è più possibile andare avanti”, afferma, ricordando come negli ultimi due anni di attività sociale, (ed in particolare terminati i finanziamenti provenienti dagli stessi soci e le offerte di pochi utenti che usufruivano dei nostri servizi a titolo gratuito), la fondazione abbia incontrato “grandi difficoltà a sostenere economicamente la propria attività, per la constatata impossibilità di attivare convenzioni stabili se non a titolo gratuito con l’Asp di Vibo Valentia e, non avendo mai goduto del sostegno economico da parte di quel che sia qualunque privati, aziende o istituzioni territoriali, che permettessero la sostenibilità economica dei locali e spese ad essi connessi e alle attività divenute ormai troppo dispendiose per una Onlus priva di ogni sostegno”.

Dopo l’ultimo tentativo di rilancio, del 2021 ed in tutti gli altri momenti in cui si erano allentate le restrizioni legate alla pandemia, la situazione non si è modificata, “semmai – ripeva ancora la mamma di Federica – si è aggravata a causa di convenzioni retribuite tra l’Asp e le farmacie del territorio, vedi prenotazioni visite specialistiche, alle quali farmacie viene riconosciuto da parte dell’Azienda stessa un compenso di 1,50 euro a ricetta e la nostra convenzione viene sempre rinnovata a titolo gratuito”. 

Ciò ha portato i Soci alla conclusione che il percorso della “Fondazione Federica per la Vita” Onlus in questo momento “non è più economicamente sostenibile. Nel rammarico di una storia che finisce, rimane la soddisfazione di aver generato in questi 15 anni tanti frutti e sollevato e in parte risolto, le criticità socio-sanitarie del nostro territorio, donando la possibilità di crescita professionale e umana di decine di operatori e volontari che nella Fondazione hanno operato volontariamente dal primo giorno a tutto oggi, e certamente continueranno a farlo nel futuro. Abbiamo avuto l’intuizione e offerto il determinante contributo alla nascita di un punto prelievi nel territorio delle marinate, così come, dei locali della guardia medica più dignitosi e soprattutto accessibili a tutti. Abbiamo sempre svolto gratuitamente il nostro servizio di volontariato quali attività di campo estivo per disabili, manifestazioni di raccolte Fondi per le scuole del territorio, convegni, servizio Cup, rinnovo esenzione ticket per reddito, rinnovo tessera sanitaria, scelta e revoca del medico, richiesta presidi medico sanitari, assistenza domiciliare per i meno abbienti, assistenza psicologica, corsi BLS-D, raccolta beni di prima necessità e abbigliamento a favore dei concittadini, dei profughi e degli abitanti colpiti dal terremoto in Abruzzo, formazione del personale volontario operante per conto della fondazione e non”.

Dunque, la sede operativa della Fondazione chiude, ma, rileva ancora la Sorrentino, “con la consapevolezza, di aver lasciato un’eredità diffusa a tutte le reti che hanno fatto parte fanno del nostro Progetto, che attraverso l’impegno di tutti, siamo certi, non disperderanno questo ricco patrimonio, somma di fatiche individuali e collettive, e sapranno farlo fruttare ulteriormente a favore di tutte le persone fragili a cui si rivolge. Noi per quanto impediti a sostenere una struttura, rimaniamo sempre in “Vita” e comunque operativi come sede legale, a disposizione delle istituzioni e associazioni del territorio per un’eventuale collaborazione. A nome dei soci Fondatori, dei membri del Consiglio Direttivo e degli operatori attuali e di quelli che si sono succeduti in questi 15 anni, l’augurio che tutto ciò che abbiamo costruito fin qui non abbia fine e di riuscire presto ad avere una nuova sede operativa attraverso la quale potersi interfacciare con la comunità. Grazie a tutti coloro che hanno creduto e continuano a credere nella bontà del nostro operato. Il nostro non vuole essere un addio, ma un arrivederci a presto”.

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