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BRIATICO (VV) – «È stato come vivere un film dell’orrore. Una sensazione che non riesco a spiegare a parole, un senso di impotenza mai provato prima e che non auguro a nessuno! Non pensavo che una giornata al mare in cerca di relax sarebbe potuta diventare un incubo».

Sono queste le parole di alcuni cittadini, ancora visibilmente scioccati, che nella giornata del 3 agosto 2022, nei pressi della spiaggia “Safò”, hanno assistito ad una scena raccapricciante, da far invidia ai romanzi di Stephen King: un conterraneo, a dieci metri dalla battigia ha avuto un malore e, nonostante  il pronto intervento della figlia e di alcuni bagnanti, dopo circa 40 minuti di massaggio cardiaco (in attesa di una autoambulanza) non c’è stato il miracolo, e all’arrivo dei soccorsi non è stato potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo.

«È follia pura – afferma un testimone – com’è possibile che nel periodo estivo i comuni della Costa degli Dei non abbiano dei presidi di pronto intervento?».

Ciò che emerge dalle parole dei presenti è tanta amarezza e tanto sgomento, l’incredulità e il non riuscire ad accettare che «si possa lasciare un essere umano, seppur cadavere, per più di tre ore sul bagnasciuga per adempimenti burocratici, è davvero inumano e crudele».

È di vitale importanza che «lungo le spiagge vengano installate delle tabelle con le indicazioni essenziali per le prima emergenza e un pulsante Sos localizzante, affinché ciò che è successo non ricapiti, non si può e non si deve morire così, non è pensabile aspettare l’ambulanza per un’ora, siamo nel 2022, non nel Medioevo». Presenti anche parecchi turisti, i quali non riescono a spiegarsi «come si fa a dover aspettare così tanto per una questione di vita o di morte? Come si fa a sopravvivere e a dimenticare tuo padre che esala l’ultimo respiro nelle tue braccia? Quando andrà via la rabbia nel pensare che se i soccorsi fossero stati più rapidi l’uomo avrebbe potuto essere salvo? È tutto così vergognoso, ridicolo, al limite della follia».

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