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VIBO VALENTIA – «Ma proprio adesso si dovevano iniziare i lavori in piazza, con le iniziative natalizie ormai alle porte? E il mercato settimanale? E i parcheggi?». Le parole che riportiamo sono quelle di alcuni ambulanti che commentano non certo positivamente l’avvio delle operazioni di indagine archeologica nella centralissima Piazza Municipio.

Operazioni, iniziate lunedì mattina, e propedeutiche al restyling dell’area (a seguito del progetto da un milione di euro di fondi governativi) ma che però potrebbero presto rischiare di fermarsi e non solo per il maltempo come avvenuto oggi.

Sì perché dopo appena 30 centimetri circa di profondità è riaffiorata una antica pavimentazione che, a questo punto, dovrà essere visionata dagli esperti. Tant’è che ad assistere alle attività era presente l’archeologa Mariangela Preta. Qualora tale pavimentazione dovesse essere di “pregio” gli escavatori saranno necessariamente costretti a spegnere i motori. D’altronde, si sa, Vibo Valentia nasconde nelle sue viscere numerosi tesori frutto di un passato glorioso. Non resta, dunque, che attendere i prossimi giorni per saperne di più.

Tralasciando l’aspetto prettamente archeologico della vicenda, il pensiero adesso va ad una serie di circostanze che potrebbero finire per creare disagi non solo alla cittadinanza ma anche ai commercianti. Il cantiere resterà, verosimilmente, aperto per un bel po’ di tempo e questo creerà intanto una riduzione delle aree di parcheggio nella piazza sulla quale – è bene ricordarlo – affacciano quattro scuole, il palazzo municipale oltre a diversi uffici, compreso quello del dipartimento di prevenzione dell’Asp.

L’antica pavimentazione emersa all’inizio del lavori

In questo modo si andranno a perdere una decina di posti il che, per una città che ha una penuria di parcheggi, è un po’ un problema. Ma forse quello che fa storcere più il naso attiene al fattore commerciale.

Il sabato, com’è noto, si svolge il mercato settimanale per via dei lavori di restyling di piazza Spogliatore. Ebbene anche in questo caso gli stalli si ridurranno e chi sostava in quella zona sarà spostato altrove. Anche per le eventuali giostre natalizie bisognerà trovare un’altra sistemazione (già fa specie vedere il presepe accanto al cantiere).

Quindi, non per essere disfattisti o per guardare sempre al lato negativo, ma la domanda che molti si sono posti è la seguente: “Era proprio inevitabile far iniziare i lavori sotto il periodo natalizio?”.

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