X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

Un pestaggio per un equivoco linguistico sulla pizza, scattata l’applicazione del daspo Willy per 4 persone a Vibo Marina

VIBO VALENTIA – Sarebbe da ricondurre ad un equivoco linguistico quanto avvenuto il 20 maggio scorso a Vibo Marina. Serata in cui si è consumata una presunta aggressione a padre e figlio di nazionalità argentina ad opera di quattro giovani armati di spranghe di ferro e destinatari di un daspo da parte del questore Cristiano Tatarelli.

IL PESTAGGIO A VIBO MARINA PER UNA INCOMPRENSIONE SU UN PIZZA

L’allarme è scattato a seguito della telefonata del genitore alla sala operativa del 113 nella quale segnalava di essere stato assalito col consanguineo da un gruppo di ragazzi. Sarebbe stato l’atto conclusivo di un diverbio nato tra uno di questi e la giovane vittima a quanto pare per una consumazione, specificatamente una pizza, da portare via. L’incomprensione sarebbe degenerata fino al pestaggio.

Grazie alle indagini condotte dalla Squadra Mobile di Vibo Valentia guidata dal dirigente Gianni Albano, è stata ricostruita la dinamica degli eventi che ha confermato i futili motivi e acclarato che il gruppo ha organizzato e compiuto una spedizione punitiva presso l’abitazione del ragazzo con cui in precedenza era occorsa la lite al bar. I soggetti si sarebbero quindi armati di spranghe in ferro e giunti sotto la casa delle vittime prescelte le hanno assalite con pugni e colpi con le mazze.

Per tali fatti, oltre ad aver relazionato l’attività investigativa alla Procura della Repubblica per i profili di rilevanza penale dei comportamenti tenuti, il questore di Vibo Valentia, all’esito dell’istruttoria compiuta dalla Divisione anticrimine, ha emesso 4 “Daspo Willy” per la durata di due anni nei confronti dei presunti responsabili: G.M., M.M, S.R., e F.L.G..

COS’È IL DASPO WILLY

La misura di prevenzione personale in questione è di competenza dell’autorità provinciale di Pubblica sicurezza, la cui disciplina è stata integrata nel dicembre 2020, dopo i tragici fatti che portarono all’omicidio del ventiduenne Willy Monteiro a Colleferro (Roma). Il decreto prevede che nei confronti delle persone denunciate per reati commessi in occasione di gravi disordini in pubblici esercizi o in locali di pubblico intrattenimento o nelle immediate vicinanze, qualora dalla condotta possa derivare un pericolo per la sicurezza, il Questore possa vietare loro l’accesso in tali aree.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE