L'Asp di Vibo Valentia
1 minuto per la letturaVIBO VALENTIA – È rientrato dall’Algeria, insieme al collega, il 10 luglio scorso, con un volo privato dell’azienda per la quale lavorano nel vasto Paese del Nord Africa. E da quel giorno si trova in quarantena dopo aver avvisato per tempo le autorità sanitarie locali.
«Non c’è rischio contagio perché il soggetto è rimasto in isolamento e lo è tutt’ora», si affrettano a specificare dal Dipartimento di prevenzione dell’Asp di Vibo stroncando così eventuali preoccupazioni da parte della popolazione.
È un giovane di Sant’Onofrio l’87esimo caso di Coronavirus registrato nella provincia di Vibo. Una settimana fa, come detto, ha preso il volo privato direzione Fiumicino. Provenendo da una nazione a rischio e fuori dall’Area Schengen, quindi dal continente europeo, unitamente al collega di Catanzaro (LEGGI), si è sottoposto, prima di partire, all’esame del tampone che avrebbe dato esito positivo. I due, una volta giunti nella Capitale avvisato le autorità sanitarie le quali hanno risposto loro di mettersi in marcia con un mezzo privato a noleggio.
E così la sera del 10 sono arrivati presso i loco paesi di origine. Non presentavano alcun sintomo, tuttavia, ritenendo che ancora il virus potesse non essersi ancora manifestato, il personale guidato dai dottori Antonio Demonte e Pino Rodolico, hanno disposto, per il 15 luglio scorso, un proprio esame. Un eccesso di zelo che si è rivelato – come nelle precedenti occasioni – provvidenziale visto che oggi sono arrivati i risultati per entrambi i giovani: positivi all’infezione da Covid-19.
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