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La sede Asp di Vibo Valentia

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VIBO VALENTIA – Una notizia inattesa, destinata a porre degli inquietanti interrogativi e far crescere la preoccupazione tra la popolazione non solo del centro in cui si è verificata, ma in tutto il resto della provincia ed oltre.

Sì, perché, in base a quanto reso noto dal Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale, siamo di fronte ad un caso di recidività al Covid-19. In sostanza, un soggetto che era risultato positivo nei mesi scorsi, si era poi negativizzato e adesso ha contratto nuovamente il virus. Si tratta di una persona residente nella città di Nicotera, ammalatasi nella prima ondata della scorsa primavera.

L’uomo aveva fatto ritorno in città con i sintomi specifici del coronavirus. Il successivo tampone aveva, pertanto, dato esito positivo. Quindi il lungo decorso durato alcune settimane prima di tornare a negativizzarsi. Sono trascorsi quasi otto mesi e proprio nei giorni scorsi la persona in questione, in base a quanto riferito dalle autorità sanitarie, si è nuovamente sottoposta a tampone. In questi giorni ha avvertito dei sintomi che lo hanno indotto ad eseguire un tampone molecolare.

Tuttavia, visti i ritardi di questi giorni, ha dovuto attendere un po’ prima di avere il responso che con sua (e non solo sua) grande sorpresa, mista a scoramento, è stato positivo.

Insomma, una notizia certamente preoccupante, un unicum nel territorio provinciale, ma non in linea generale visto che situazioni del genere si sono già verificate altrove. Certamente la probabilità di una ricaduta – lo testimoniano i dati dell’Iss – è particolarmente bassa ma ciò non toglie che non si verifichi. E a questo soggetto è accaduto.

Nel frattempo sono oltre quaranta i casi registrati nel Vibonese nelle ultime ore. Dopo il focolaio di Nardodipace (+14), di cui abbiamo riferito nell’edizione di ieri, adesso l’attenzione è puntata sulla piccola frazione Pannaconi di Cessaniti che ne ha fatti registrare ben 10 in una volta, a cui si aggiungono altri tre nel capoluogo. Un altro focolaio insomma anche se c’è da precisare che queste persone si trovavano già da tempo in isolamento. Altri positivi sono stati accertati a Filogaso (2), Serra San Bruno (3), Pizzo (5), San Gregorio d’Ippona (2), Ionadi (1), Pizzoni (1), Sorianello (1). Restano ancora da definire altri comuni e tra questi anche quello di Vibo Valentia, dove si parla di diversi contagi.

Molti i sindaci che stanno correndo ai ripari. Tra questi Antonino Schinella, primo cittadino di Arena, che ha avviato uno screening di massa per la popolazione, mentre i suoi colleghi di Serra (Alfredo Barillari) e Dasà (Raffaele Scaturchio) hanno acquistato rispettivamente 500 e 300 tamponi rapidi. A Cessaniti, poi, il sindaco Francesco Mazzeo ha chiuso il cimitero, sospeso le funzioni religiose e la chiusura anticipata degli esercizi di generi alimentari, commerciali e anche d’asporto.

E infine è polemica sulla vicenda che ha visto vittima un anziano «risultato prima positivo al covid-19 con il test antigenico, si è sottoposto a tampone, e che non ha avuto più notizie sull’esito del suo screening». La denuncia arriva dal consigliere regionale Francesco Pitaro (gruppo misto) che ha chiesto le dimissioni del commissario dell’Asp di Vibo Valentia

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