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Angela Fortuna, si è vaccinata a 105 anni

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VIBO VALENTIA – Il 2 marzo scorso ha festeggiato la ragguardevole età di 105 anni. E lo ha fatto con le limitazioni alle quali purtroppo la pandemia ci ha abituati: abbracci virtuali con figli e nipoti sparsi per il mondo (dalla Spagna, agli Usa, all’Argentina fino alle nostrane Roma e Torino), concedendosi di buon grado alla videocamera dello smartphone. Per nulla impacciata davanti ai progressi della tecnologia con cui ha ormai trovato una certa familiarità.   

Angela Fortuna da Stefanaconi, classe 1916, ha ora dovuto affrontare un’altra prova dettata dai tempi e dalla stessa congiuntura pandemica: quella del vaccino anti-Covid, entrando di diritto tra i protagonisti di un particolare Guinness dei primati, come una delle più anziane donne calabresi ad essersi sottoposta all’inoculazione del siero contro il virus.

460 gli ultracentenari da vaccinare in Calabria

Dai dati forniti dalla struttura regionale di Protezione civile che coordina la campagna in Calabria, risultano vaccinati con almeno la prima dose 332 ultracentenari su una platea di 460, per una percentuale del 72 per cento. Angela Fortuna, in un’ideale classifica dell’immunizzazione in tarda età, si piazza al terzo posto regionale subito dietro una 106enne e un’autentica “supercentenaria” nata nel 1909.

Un fronte, quello degli anziani, piuttosto battuto in Calabria, tanto che la percentuale di over 80 sottoposti a vaccino, secondo i dati del Dipartimento, è del 75 per cento con un picco dell’85 per cento in provincia di Catanzaro, dati intorno all’82 per cento nelle province di Cosenza, Crotone e Vibo Valentia e un più risicato 56 per cento in provincia di Reggio Calabria, che abbassa non di poco la media regionale.  

Dalla Spagnola al Covid passando per il Vaiolo, Angela entra nella storia

Per la nonnina di Stefanaconi, figura simbolo della piccola comunità alle porte di Vibo Valentia, è un altro traguardo tagliato in una parabola esistenziale dedicata al lavoro e alla famiglia, che ha attraversato due guerre mondiali, sopportato gli stenti di un’epoca segnata da fame e miseria, affrontato le difficoltà di crescere da sola cinque figli, con il marito prima al fronte e poi scomparso in giovane età.

Una vita sfiorata anche da un’altra pandemia: quella della Spagnola, che nei primi anni della sua vita si affacciava a terrorizzare l’umanità mietendo decine di milioni di vite in tutto il mondo.

Un’altra stelletta sul petto per nonna Angela, che ancora mostra orgogliosa la cicatrice del vaccino anti-vaiolo e che può ora contare su una prima protezione dal male che in questi interminabili mesi si è particolarmente accanito sulle persone più anziane e fragili e che non ha risparmiato neppure il piccolo paese in cui lei ha sempre vissuto, già dichiarato “zona rossa” con ordinanza della Regione a fronte di un consistente focolaio nel settembre scorso.

Vaccini a domicilio a «gonfie vele» nel Vibonese

«Effettivamente quello di nonna Angela è un record dalle nostre parti»: conferma il responsabile vaccinazioni domiciliari dell’Asp di Vibo Valentia, l’infermiere professionale Gregorio Polistina. «Abbiamo vaccinato altri centenari in provincia, tutti con il siero Pfizer, ma di 105 anni solo la signora Angela: è lei la testimonial ideale della nostra campagna a domicilio che sta procedendo a gonfie vele».

Non era affatto scontato, spiega l’infermiere, mettere insieme le informazioni su tutta la platea di over 80, soggetti vulnerabili e allettati che necessitavano della dose direttamente a domicilio. «Eppure – spiega Polistina – grazie alla preziosa collaborazione di 150 medici di base siamo riusciti a raggiungere in poco tempo 2063 persone distribuite nei 50 comuni della provincia, cui è già stata somministrata la prima dose. Se a questo dato aggiungiamo che abbiamo già inoculato la seconda dose a 1066 di queste persone, viene fuori che abbiamo somministrato ben 3129 dosi che ci hanno consentito di terminare con i richiami agli over80 e di prevedere la chiusura della campagna domiciliare il prossimo 30 giugno con il completamento di tutte le seconde dosi a vulnerabili e allettati».

Ovviamente resta valido l’invito rivolto ai familiari di quanti rientrano in queste categorie – e che ancora non hanno ricevuto il vaccino – di «segnalarlo ai medici di base e per loro tramite all’Asp. Del resto – aggiunge Polistina – su questo fronte l’impegno del commissario straordinario Maria Bernardi è massimo e io stesso ho ricevuto l’incarico di “scovare” comune per comune tutti coloro che devono essere vaccinati. Pertanto sono impegnato in una campagna a tappeto, quasi porta a porta, per raggiungere tutti e sensibilizzarli a fare il vaccino».   

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