X
<
>

La rappresentanza di Forza Italia in Consiglio provinciale a Vibo

Condividi:
2 minuti per la lettura

VIBO VALENTIA – Archiviato il capitolo dell’elezione dei consiglieri provinciali, l’attenzione a Palazzo Bitonto si sposta adesso sull’individuazione del vicepresidente che dovrà affiancare il presidente Salvatore Solano fino alla scadenza del mandato di quest’ultimo, previsto per il prossimo ottobre.

L’esito delle consultazioni – lo ricordiamo – ha portato alla vittoria del centrodestra con sette seggi su 10, così ripartiti: quattro a Forza Italia, tre a Coraggio Italia; mentre alla coalizione formata da M5S-Pd-Psi sono rimasti i restanti tre, occupati ognuno da un proprio rappresentante.

Detto questo, conclusa oggi la prima assemblea civica dopo il voto, ora si inizierà a ragionare sul nome da individuare e – cosa non da poco – dovrà essere di gradimento del presidente che può in caso opporre il proprio veto. Ora, facendo qualche considerazione, visto lo strappo consumatosi ormai da tempo tra Solano e il senatore Giuseppe Mangialavori, appare difficile che si possa pescare tra le fila di FI che – ovviamente – mira al bersaglio grosso, vale a dire la presidenza in autunno.

I numeri in provincia, d’altronde, parlano a suo favore, visto che i sindaci dei maggiori Comuni – e quindi con un voto ponderato maggiore – appartengono a quell’area politica (Vibo, Mileto, Nicotera, Tropea per citarne alcuni). Pertanto, stanti così le cose, la figura del vicepresidente (eletto dal nuovo Consiglio) dovrebbe essere un “affare” a due tra l’area espressione del neo consigliere regionale Francesco De Nisi (Coraggio Italia) e quella della coalizione di centrosinistra. Nel primo caso ci sarebbe da scegliere tra Elisa Fatelli (consigliera a Vibo), Carmine Mangiardi, (vicesindaco di Sorianello) e Alessandro Lacquaniti (consigliere a San Gregorio) tutti più o meno con le stesse chances.

Gli interrogativi sono però diversi: i rapporti tra Solano e De Nisi sono tali da impedire un veto? Forza Italia con Roberto Scalfari (Tropea), Daniele Galeano (Serra), Giuseppe Leone (Nicotera) e Vito Pirruccio (Capistrano) si metterà di traverso? E il centrosinistra con Domenico Tomaselli (consigliere a Ricadi), Marco Miceli (consigliere a Vibo) e Maria Teresa Centro (vicesindaco di Briatico) resterà ai margini o proporrà un proprio nome? Nome che potrebbe essere maggiormente gradito a Solano rispetto a quello degli altri due schieramenti.

Tra i tre ad essere tagliata fuori dalla partita sembrerebbe proprio la Centro visto l’attacco frontale che il Pd ha sferrato contro l’attuale capo dell’esecutivo di palazzo Bitonto. Resterebbero quindi in corsa Tomaselli (area Psi e primo degli eletti) e Miceli (che gode del sostegno del M5S e dei deputati Nesci e Tucci).

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE