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VIBO VALENTIA – C’è chi legge un 7 a 3 e chi come un modulo calcistico: 4-3-3. Qualsiasi sia l’interpretazione dei numeri, quella politica è certamente differente. E recita che Forza Italia non conferma le anticipazioni della vigilia perdendo un consigliere, quello che era considerato il più probabile, a vantaggio dello schieramento Pd-M5S-Psi con la lista “La provincia del Futuro”.

Si conferma invece la proiezione della lista di “Coraggio Italia” che fa capo al neo consigliere regionale Francesco De Nisi. Insomma, se quest’ultimo esce rafforzato, da queste elezioni provinciali, lo stesso non si può dire per il senatore Mangialavori: Forza Italia se da un lato afferma essersi concentrato sul territorio provinciale provincia, dall’altro non può non fare i conti col fatto di non essere riuscito a far eleggere un consigliere di Vibo, quel Giuseppe Russo che le indiscrezioni prima del voto davano come certo e che invece si è piazzato addirittura settimo.

Una maggioranza, quella di Vibo, che ha disperso il voto, contrariamente a quanto avvenuto ad esempio a Tropea dove ha votato compattamente per il vicesindaco Roberto Scalfari. Altri voti sono stati tolti dai transfughi degli ultimi giorni che hanno optato per la lista espressione di De Nisi.

Gli uomini di Vito Pitaro – escluso all’ultimo dalla passata competizione alle Regionali –, poi, hanno avuto altre indicazioni. Ed ecco spiegato il risultato sotto le aspettative del partito azzurro.

Nel centrosinistra, invece, oltre le aspettative il Psi che porta come primo eletto Domenico Tomaselli (consigliere comunale di Ricadi), secondo il consigliere comunale di Vibo, Marco Miceli, sostenuto dal proprio gruppo e da quello del M5S, e infine il vicesindaco di Briatico Maria Teresa Centro, sostenuta da Lidio Vallone.

Sono mancate le preferenze dei due esponenti del Partito democratico a Vibo e di Laura Pugliese (Misto), per le ben note questioni che attengono alla questione Solano”, il che porta il numero dei votanti dell’emiciclo di palazzo Razza a 30 su 33.

E proprio sul Comune capoluogo la lettura da dare è quella più intrigante: detto della maggioranza, nell’opposizione c’è chi ha deciso di sostenere Elisa Fatelli con la lista Coraggio Italia che ha preso 9 voti: quelli della Fatelli, di Curello, Comito, Arena, Scrugli, Franzé, Colloca (queste ultime fresche di uscita da FI), di Loredana Pilegi, fedelissima del neo consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, più – e questo è il dato importante – uno ulteriore che a questo punto appartiene alla maggioranza, evidenziando una compattezza che sembra essere solo a parole (e ormai neanche).

Andando ai freddi numeri: la prima lista ha visto eletti Domenico Tommaselli con 5.174 punti; Marco Miceli (4.780 punti) e Maria Teresa Centro (4.044); nella seconda Elisa Fatelli (5.714), Carmine Mangiardi, vicesindaco di Sorianello (5.697) e Alessandro Lacquaniti, consigliere comunale di San Gregorio (4.094); nella terza, infine, ce l’hanno fatta Roberto Scalfari (7.121), Daniele Galeano, consigliere comunale a Serra (6.193), Giuseppe Leone, vice presidente del civico consesso di Nicotera (5.403) e Vito Pirruccio, assessore a Capistrano (4.939). Le operazioni di voto (dalle 8 alle 20) e di scrutinio si sono svolte nell’aula consiliare della Provincia sotto la supervisione della commissione elettorale, del segretario generale Mario Ientile e dello staff, concludendosi intorno alle 23.

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