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Maria Pappa

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VIBO VALENTIA – Dal profondo Sud dello Stivale alle innevate vette delle Alpi. Una storia di emigrazione, di riscatto e di orgoglio. Una storia che ha superato le elevate cime della catena montuosa per giungere alla punta degli Appennini. È quella di Maria Pappa, 49enne nelle cui vene scorre sangue vibonese, divenuta da qualche giorno il massimo amministratore di San Gallo, in Svizzera, capoluogo dell’omonimo cantone di circa 80mila abitanti. Per lei due primati: essere il primo sindaco vibonese all’estero; essere la prima donna sindaco della ridente cittadina d’Oltralpe.

I suoi genitori Saveria Ravenna, di Vibo, e Michele Pappa, di Rombiolo, si erano trasferiti in Svizzera verso la fine degli anni ’60 per cercar lavoro visto che la loro terra di origine non era in grado di offrirne. Lui ne svolgerà diversi soprattutto quello di imbianchino, lei si dedicherà alla casa e ai tre figli, e tra questi proprio Maria che dopo la fine della scuola dell’obbligo si iscriverà, laureandosi brillantemente, alla facoltà di sociologia ma la carriera politica l’intraprenderà soltanto negli ultimi 10 anni. E lo farà bruciando le tappe. Convinta socialista fa la propria gavetta, guadagnandosi il rispetto del proprio partito e degli avversari perché fonderà la sua azione sul dialogo, sulla concertazione, smentendo gli scettici che non vedevano in lei la figura ideale per portare avanti una serie di progetti.

Nel 2016 il primo grande salto, quando entra nell’esecutivo cittadino dirigendo il dicastero delle Costruzioni (una sorta di assessorato ai lavori pubblici), a cui si sommerà, due anni più tardi, anche quello di Socialità e Sicurezza. L’ascesa è costante e la porterà a tagliare uno dei traguardi tanto ambiti: essere sindaco di quella che è ormai la sua città; e così, nel ballottaggio di domenica 29 novembre finisce col battere, con oltre 2.600 voti (su circa 45mila votanti), il proprio sfidante. Probabilmente non era la favorita per la vittoria finale ma la sua notorietà, prima nell’ambito dell’associazionismo, nel settore dei servizi sociali e poi proprio in politica, le hanno consentito di sbaragliare la concorrenza.

La raggiungiamo al telefono e subito colpisce la sua cordialità. Ci racconta di quando è nata la sua voglia di mettersi in gioco in politica, dei suoi progetti, della Calabria: «È stata una grandissima soddisfazione – ha esordito – perché non era una sfida semplice, però ho sempre basato la mia azione sulla concertazione, sul dialogo, sulla necessità di avere un confronto con le persone e questo è stato premiante». Spazzato via lo scetticismo iniziale degli altri – anche di un’area del suo partito – , Maria Pappa si tuffa adesso in questa nuova avventura amministrativa: «Ho dovuto vincere sin dall’inizio della mia esperienza politica le perplessità sulla mia persona ma col lavoro, con l’impegno sono riuscita a far cambiare idea a tutti, raggiungendo traguardi che, fino ad allora, chi mi aveva preceduto non era riuscito a tagliare, trovando la condivisione dei miei concittadini. Le elezioni comunali sono state il passo conclusivo di un percorso iniziato 10 anni fa. E adesso bisogna iniziare questa nuova fase con grande entusiasmo». Le chiediamo se c’è un progetto, illustrato in campagna elettorale, al quale è più legata: «Di progetti ce ne sono tanti e sono tutti importanti, ma ritengo che prima di tutto ci debba essere il modo di intendere la politica. Si possono portare a termine opere importanti ma serve che queste siano condivise dalla popolazione. È sempre stato questo il mio punto di riferimento: la concertazione con la gente».

Le domandiamo infine della Calabria: «Ci torno quando posso, solitamente in estate ed è sempre una grande festa. Mantenere vivo il legame con la propria terra di origine è fondamentale perché non bisogna mai dimenticare chi siamo. Ora con il Covid è tutto più difficile, ma spero, il prossimo anno, di rivedere tutti i miei parenti». Sarà la prima volta da sindaco: «Sì (sorride), una bella soddisfazione». E a oltre 1.400 km di distanza da lei, i suoi cari, qui in Calabria, spendono parole al miele per Maria Pappa tratteggiandola come una donna «forte, intelligente, che crede fermamente in quello che fa e, al contempo, aperta al dialogo, al confronto, anche duro». Soprattutto «una persona che non ha mai dimenticato le proprie origini vibonesi. Non solo per la presenza del doppio passaporto, svizzero e italiano, ma perché quando ha la possibilità percorre tutto lo stivale per andare a far visita ai propri parenti». Ogni anno torna con i suoi genitori nei luoghi in cui questi hanno vissuto la loro giovinezza fino a quando non si è imposta la dolorosa, quanto necessaria, decisione di emigrare, in un Mezzogiorno che in quegli anni ha visto partire milioni di persone. E anche la scorsa estate Maria Pappa non ha resistito al richiamo delle proprie radici, soggiornando per circa due mesi in un’abitazione a Mesiano. Aveva già deciso di candidarsi alle elezioni a San Gallo ed evidentemente quel ritorno “a casa” le ha portato bene.

«Siamo felicissimi per lei – affermano i parenti che hanno voluto condividere la gioia di questa affermazione politica e personale della loro congiunta – ed è un orgoglio sapere che è riuscita ad essere non solo il primo sindaco vibonese all’estero ma anche la prima donna della città di San Gallo. Maria è una donna eccezionale, con elevate capacità politiche e uno spessore umano come pochi. Ogni volta che viene a trovarci insieme alla famiglia è sempre una festa e la prossima volta che succederà lo farà da sindaco». E anche il sindaco di Rombiolo, Domenico Petrolo, si è congratulato con la sua concittadina: «Una figlia di questa terra che porta in alto il nome di Rombiolo al di là delle Alpi. Un orgoglio per tutti noi e dal sottoscritto a nome di tutta la comunità gli auguri di buon lavoro a Maria, certi che saprà operare al meglio anche nel ruolo di sindaco».

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