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L'intervento di Stefania Pucciarelli

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ZAMBRONE (VIBO VALENTIA) – I vertici della Lega lanciano la candidatura a governatore di Nino Spirlì. L’annuncio è arrivato per voce del vice segretario nazionale, Andrea Crippa, e della sottosegretaria alla Difesa, Stefania Pucciarelli, nelle battute finali della prima giornata degli Stati Generali della Lega in Calabria (LEGGI). «Sono convinto che in questa regione abbiamo tutte le capacità e possibilità che il candidato della Regione sia della Lega – ha dichiarato Crippa – quindi una persona che fino ad oggi ha operato in modo impeccabile». «Il candidato l’abbiamo già – ha ribadito Pucciarelli – ed è quella persona che ha affrontato un’emergenza pandemica senza precedenti».

Apre Michele Pagano

L’evento del Carroccio andrà avanti fino a domenica 6 giugno a Zambrone. Ad inaugurare la prima sessione è stato il coordinatore provinciale Michele Pagano, il quale ha evidenziato come l’iniziativa degli Stati Generali sia «nata da un’idea, quella di dare prospettive alla Calabria».

Ovviamente non poteva mancare il riferimento alle Regionali. La Lega è al governo della Regione, tuttavia, ha aggiunto Pagano, «siamo perennemente impegnati nel percorso del cambiamento di un partito che è un cantiere aperto ma che punta a realizzare un programma vero propedeutico al rilancio della Calabria anche in vista della presenza del Recovery fund».

Il coordinatore provinciale ha rilevato la presenza di due problematiche fondamentali da risolvere: «In primis l’assenza del lavoro anche per l’assenza di una organizzazione dello stesso, e poi è finito il tempo di lamentarsi, perché i primi responsabili siamo noi calabresi che non vogliamo rimboccarci le maniche e ripartire da quel poco che abbiamo dobbiamo per ampliare il ventaglio di opzioni; il secondo problema è l’assenza dell’infrastrutture che abbraccia anche il sistema depurativo che ogni anno rappresenta il “tallone d’Achille” di questa terra. Per nostra fortuna, e per sua capacità, la guida di Calabretta alla Sorical, insieme alla deputazione calabrese e alla Giunta regionale, qualche risultato importante l’ha ottenuto, ed è proprio in quel solco che bisogna insistere».

Giacomo Saccomanno: Serve condivisione di intenti

È toccato quindi al coordinatore regionale, Giacomo Saccomanno, intervenire parlando di necessità di condivisione di intenti all’interno del partito che deve «essere una grande famiglia e una grande squadra perché se vogliamo vincere la partita, in questo caso quella delle Regionali, dobbiamo considerare tutti allo stesso livello, e che vi sia umiltà e che ci si aiuti tra di noi. Certo, bisognerà accettare le scelte perché toccherà a tutti prima o poi scendere in campo. Quindi dobbiamo dimenticare “l’io” e portare avanti il “noi” che è un concetto ben preciso. In caso contrario abbiamo già perso in partenza».

E su cos’è la Lega in Calabria, Saccomanno, ha affermato che oggi è «un partito giovane e di questo dobbiamo ringraziare Domenico Furgiuele che l’ha costituito; un partito che oggi ha un compito difficilissimo perché i calabresi sono saturi della mala politica del passato e questo lo vediamo dall’affluenza alle urne. Il nostro obiettivo è essere autorevoli, credibili, onesti, dimostrando ai cittadini che non ci voltiamo dall’altra parte quando vediamo qualcosa che non funziona, ma dobbiamo denunciarlo, colpendo il malaffare, diventando il partito dell’onestà, che difende i deboli. Quindi, presteremo attenzione a chi entra nel partito e a chi ci rappresenta perché vogliamo gente sana e non arrivista, che formerà una classe dirigente nuova e capace. Per questo non possiamo prendere chi ha già fallito e chi è in Lega non potrà mai fare interessi personali ma solo quelli generali. Su questo saremo inflessibili», ha concluso, ammonendo: «Abbiamo assistito a numerose inchieste giudiziarie e a personaggi che dicono di aver fiducia nella magistratura. Ebbene, prima della magistratura c’è l’etica».

L’intervento di Furgiuele: «La militanza è fondamentale»

Il deputato si è soffermato sulla crescita della Lega e sull’impronta “impressa dal coordinatore regionale Saccomanno”. E legalità, regole, sacrificio e volontà devono continuare ad essere il nostro marchio”, e per chi si vuole approcciare alla Lega questi devono essere i punti cardini e chi non li rispetta è fuori”.

Lega che è un “movimento militante e in quanto tale deve continuare a portare avanti le battaglie che contano. La militanza è fondamentale e per questo dobbiamo approntare le basi per attrarre le giovani generazioni e se queste non vengono da noi, dovremo essere noi ad andare da loro. I prossimi mesi saranno cruciali, noi abbiamo ancora tanto da fare e saremo pronti a farlo”.

Parola a Toccalini e alla Lega Giovani

Il responsabile nazionale del movimento giovani ha affermato che la sfida più grande sarà da un lato quella di «trattenere in Calabria i giovani e dall’altro quella di riportarli dopo averli visti andare via per cercare lavoro. È questa la sfida del futuro e per riuscirci solo la Lega è in grado». Lega che «è contraddistinta dalla coerenza, dalla volontà di costruire partendo dai ragazzi e dal sostegno agli amministratori locali provati dal disastro provocato dalla risorsa Delrio».

Il governatore regionale

È stata, quindi, la volta del governatore facente funzioni Nino Spirlì a soffermarsi sulla necessità di «una ricostruzione del senso del dovere che si è perso» e sull’unità del partito. «Dobbiamo irregimentarci e riconoscere nella singola uniforme tutte le uniformi; se chi è al nostro fianco non gode della nostra massima fiducia non andremo da alcuna parte».

Ha fatto quindi il parallelismo con la falange macedone che «si supportava l’un con l’altro in battaglia». E ancora, sottolineata l’esigenza di «stare attenti alla comunicazione, perché se è fatta male allora vuol dire che è personalizzata. Abbiamo imparato dagli errori del passato, quando la Calabria era la massima distributrice di messaggini a Roma, che non hanno funzionato, che l’hanno rappresentata come una terra slacciata; se invece siamo la Lega allora ci dobbiamo legare come abbiamo fatto fino ad oggi, perché in sette anni, siamo passati da una percentuale che rasentava lo zero a far eleggere parlamentari, consiglieri regionali e sindaci. E questo perché la Lega è buon governo che ha tutte le voci in una e non mille voci. Ed è quella di Matteo Salvini».

«La Regione Calabria, in questo momento naviga come un treno superveloce, senza necessità di nomine farlocche, ma attuando scelte giuste e condivise». E sulla questione sanità, Spirlì ha riferito che «in questo delicato momento storico essa aveva il pieno diritto di arrivare per prima; e non c’è stato in questi 11 vergognosi anni di commissariamento, un presidente della regione che collaborasse con il commissario ad Acta e questo presidente lo sta facendo. La Lega lo sta facendo».

L’intervento di Andrea Crippa

Il vice segretario nazionale della Lega ha lanciato l’investitura di Nino Spirlì alla presidenza della Regione. E l’ha fatto evidenziato come il partito del carroccio al Sud abbia “costruito una classe dirigente in grado di amministrate territori, assumersi responsabilità, pretendere che esse ci possano essere affidate, perché abbiamo persone, visioni e progetti anche qui come al Nord. Sono convinto che in questa regione abbiamo tutte le capacità e possibilità che il candidato della Regione sia della Lega, quindi una persona che fino ad oggi ha operato in modo impeccabile”. E sull’indole dei calabresi, Crippa ha affermato che “qui non ci sono persone che vogliono bivaccare col reddito di cittadinanza, ma che vogliono chiedere alla politica creare le condizioni per farle lavorare, perché questa è una regione di talenti e competenza. E questo lo vedo al Nord, imbattendomi in professionisti provenienti dalla Calabria. Ecco l’obiettivo è adesso riportarli a casa. Io penso che la Lega in passato abbia sbagliato a pensare che i meridionali fossero il male di questa nazione, ma il problema era la classe politica che li ha amministrati, senza distinzione di colore politico, che ha messo come priorità i propri interessi e non quelli della comunità”.

Il discorso ha poi virato sulle scuole, sul dl Zan e sulla magistratura: “Ci sono certi docenti che si preoccupano di insegnare ai nostri figli, ma di inculcare loro delle idee” e non “transigo che all’interno delle scuole passino messaggi pericolosi per i nostri figli come ad esempio quello che i bambini devono essere adottati da due mamme o due papà. Stanno usando il “Dl Zan” per distrarre le persone sui reali problemi di questo paese che si chiamano lavoro, occupazione, infrastrutture, tasse, burocrazia e giustizia. Uno dei problemi è una parte della magistratura italiana che non si assume la responsabilità di pagare quando sbagliano, come quando costringono migliaia di cittadini innocenti ad un calvario. E se un magistrato o giudice si candida a fare politica – e lo fanno sempre col Pd o il M5s – poi non deve più tornare a svolgere l’originaria professione. E quello che stanno facendo a Matteo Salvini è chiaro: il processo, non solo politico, ad un uomo che ha fatto solo il suo dovere sull’emigrazione. Processare lui significa processare un intero popolo”. L’ultimo passaggio di Crippa ha riguardato l’entrata della Lega nel governo: “Negli ultimi mesi abbiamo deciso di entrare in una maggioranza con partiti nostri avversari ma è stata una scelta non semplice ma di grande responsabilità e se oggi, ad esempio, i ristoranti possono aprire all’utenza anche all’interno è merito della Lega. Vogliamo governare a fianco a Mario Draghi ma con le idee della Lega”.

Le conclusioni di Stefania Pucciarelli

È toccato alla sottosegretaria alla Difesa, Stefania Pucciarelli, chiudere la prima giornata di incontri a Zambrone parlando di partito che “ammette le colpe in caso di errori, ma che riparte a testa alta”. Sulle elezioni anche lei ha lanciato la candidatura di Nino Spirlì: “Oggi abbiamo di fronte nuove elezioni in questa regione, e sinceramente il candidato l’abbiamo già. Ed è quella persona che ha affrontato un’emergenza pandemica senza precedenti, rimboccandosi le maniche ogni giorno, imprimendole un nuovo passo che le ha consentito di ridurre il gap e in non pochi casi di raggiungere quelle più fortunate. La prossima amministrazione sarà ufficialmente portata avanti da un presidente a marchio Lega e non ci sono dubbi. Ecco perché ognuno di noi da oggi ha un compito ben preciso: riportare le persone nelle urne e farle votare per noi, per come ci ha sempre detto Matteo Salvini”.

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