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La Regione non avrebbe concesso la proroga chiesta, a rischio i fondi al comune di Vibo per il sostegno agli affitti per le famiglie indigenti. Il pericolo è perdere i 316mila euro destinati a oltre 150 famiglie in difficoltà

VIBO VALENTIA – Se la notizia fosse confermata sarebbe un bel problema. Non tanto per l’amministrazione comunale di Vibo quanto per le famiglie vibonesi meno abbienti. Famiglie che si vedono mancare le risorse per sostenere le spese di affitto. Famiglie il cui numero supera abbondantemente quota 150.

Tutto nasce dalla indiscrezione che la Regione Calabria non avrebbe concesso una proroga agli Uffici di palazzo Luigi Razza. Uffici indietro con i controlli sulle domande presentate (oltre 200) e finalizzate ad ottenere il contributo nell’ambito del Bando affitti 2022 per l’annualità 2023. Senza un differimento dei termini di presentazione della documentazione va da sé che per quest’anno la Regione non destinerebbe le risorse. E si tratta di cifre importanti – e in crescita visto che nel 2021, ad esempio si aggiravano sui 223mila euro – pari a ben 316mila euro. Tuttavia non vi sono al momento i crismi dell’ufficialità ed è proprio per questo motivo che la IV commissione ha voluto sollevare la questione.

A farlo, nello specifico, il consigliere del gruppo “Città Futura”, Danilo Tucci. Tucci ha rilevato che tali misure sono «molto importanti per quelle famiglie che hanno difficoltà a pagare gli affitti». Essendo ormai a fine novembre – con oltre 200 domande presentate tra fine 2022 e inizio 2023 – ad oggi «non vi sono notizie in merito. Si chiede, quindi, la convocazione in Commissione dell’assessore alle Politiche sociali. O una sua risposta scritta che possa dare informazioni se tali fondi sono stati acquisiti dal Comune. O se c’è qualche difficoltà o addirittura una loro mancata erogazione, e dunque offrire rassicurazioni alla cittadinanza. Ovviamente se le indiscrezioni che circolano fossero fondate sarebbe una cosa gravissima», ha concluso.

Gli uffici municipali non avrebbero evaso le pratiche per via della carenza di personale unita ad una eccessiva mole di lavoro. Per questo avrebbero chiesto alla Regione una proroga come detto non accettata. Aspetto evidenziato, seppur con un largo ricorso al condizionale, dal presidente della Commissione stessa, Nino Roschetti. «Sembrerebbe che il Comune abbia chiesto proroga alla Regione per visionare tutte le domande. Ma non sarebbe stata accettata. Se fosse confermata tale circostanza ci troveremmo di fronte ad una situazione di una gravità inaudita. Perché una delle priorità di una amministrazione è quella del supporto dei propri cittadini, soprattutto quelli che ricadono nelle fasce più deboli e che pertanto hanno maggiore necessità di aiuto economico».

Totò Curello (FdI) ha voluto evidenziare che l’assessore Lillo Scionti si è insediato solo a ferragosto scorso. Pertanto «la pratica fino a quel punto era stata seguita dal suo predecessore, Rosa Chiaravalloti (di “Città Futura”)». Tucci e Roschetti, pur ammettendo la circostanza, hanno specificato che «la predisposizione delle pratiche bisognava farla proprio da agosto di quest’anno in poi». Rilevando infine che nei «precedenti avvisi nel mese di novembre 2022 le famiglie avevano avuto già erogato il contributo contrariamente a quanto avviene ora. Non si ha alcuna notizia certa ma solo indiscrezioni che diventano ancora più preoccupanti se si considera che siamo quasi nel periodo natalizio, in cui notoriamente la spesa della famiglie aumenta. Quindi, la nostra preoccupazione sorge proprio da questo». Da qui, dunque, la richiesta di sentire la versione dell’assessore Scionti che dovrebbe esporre nei prossimi giorni.

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