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Il sindaco Fortunato Salvatore Giordano

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MILETO – L’omicidio di Francesco Palmieri (LEGGI) avvenuto nella serata di ieri a Paravati, principale frazione di Mileto, ha gettato nello sconforto e nell’inquietudine nella comunità già fortemente provata dall’annullamento della vita sociale in conseguenza delle restrizioni connesse al contenimento del contagio da Coronavirus Covid-19.

Ad interpretare i sentimenti della popolazione è il primo cittadino Salvatore Fortunato Giordano, il quale si dice «fortemente rattristato» mentre condanna «fermamente il brutale omicidio commesso ai danni di un’altra giovane vittima del luogo».

Giordano, pur ammettendo di non conoscere «le ragioni che abbiano potuto indurre all’insano gesto» ribadisce come «nessun motivo possa giustificare quanto successo.
Un atto criminale che ricaccia la nostra comunità in tempi ed episodi bui, alle prese con le nuove e antiche emergenze, che fa riflettere sulla mancanza di valori di cui questi atti sono portatori».

Francesco Palmieri
La vittima Francesco Palmieri

Quanto accaduto è il frutto di «disvalori che però non appartengono alla nostra Comunità, e men che meno a quella più specifica di Paravati, invece operosa e rispettosa, ora  impegnata in un’opera di solidarietà sociale, attraverso il volontariato spontaneo e disinteressato, nei confronti dei più deboli e disagiati».

L’omicidio getta «una luce funesta in noi, che deve maggiormente farci riflettere ed impegnare sulla necessità, a partire da subito, di tenere tutti comportamenti costruttivi, che servano a infondere, soprattutto nei giovani, sentimenti positivi e di rispetto dei valori fondamentali della vita».

In conclusione, il sindaco Giordano riserva «un pensiero ai genitori e ai parenti della giovane vittima, che sicuramente non avrebbero mai potuto immaginare di dover essere sottoposti ad una così dura prova, a cui vanno le condoglianze e la vicinanza umana di tutta l’amministrazione comunale», mentre rivolge «un invito ai giovani, amici della vittima, di reagire con comportamenti positivi, avendo come obiettivo di contribuire, anche con semplici gesti quotidiani, alla creazione di un tessuto sociale fondato sui valori della fratellanza, della solidarietà e della Comunità, che rigettino la sopraffazione. Unici valori che sono in grado di costruire una società tollerante, ove le questioni possano risolversi senza l’uso della violenza e con il rispetto di tutti».

Nel frattempo, proseguono le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia e della locale stazione che nel corso della notte hanno effettuato diversi sopralluoghi in varie abitazioni oltre ad aver sentito il gruppo di amici che apparteneva alla cerchia di Francesco Palmieri.

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