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La birra Trupiana

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TROPEA – Sono ancora loro, i Lorenzo, a proporre un’altra bevanda dal sapore antico, una di quelle che ci riporta ai tempi dei nostri avi. Sono Antonio Lorenzo e il padre Giovanni i quali, dopo aver creato, nel 2021, e portato in alto la birra “Trupiana” non filtrata, al gusto della cipolla rossa di Tropea, presentano ora il liquore Amaro “Trupianum 1816” alla cipolla.

Come si ricorderà, il tutto è nato grazie al ritrovamento di un taccuino appartenente al nonno Saverio Simonelli, nel quale erano descritte delle ricette, unitamente ai metodi per poterle realizzare. Il nipote Antonio, con l’ardore dei suoi giovani anni, ha scelto di dare seguito a quelle ricette usando gli stessi ingredienti e gli stessi metodi descritti dal nonno.

E così, è nata la birra “Trupiana” al gusto di cipolla che, fino ad oggi, ha deliziato i palati di mezza Italia. E non è finita qui perché un’altra ricetta è stata messa a punto, quella del liquore Amaro alla cipolla a cui è stato dato il nome di “Trupianum 1816”.

Sarà presentato al pubblico, affinché ne gusti la bontà, in occasione dei tre giorni dedicati alla “Tropea Experience”, il festival della cipolla rossa che si svolgerà dal 29 aprile fino all’1 maggio. Un’ottima occasione, per i Lorenzo, di portare sulle tavole anche il liquore Amaro “Trupianum – 1816” alla cipolla.

Il festival, nella sua terza edizione, è un’iniziativa voluta fortemente dal Comune, guidato da Nino Macrì, e dal Consorzio Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp. Ad organizzarlo è, invece, Daniele Cipollina, direttore comunicazione e marketing. Dal nome “La Tropea Experience”, i tre giorni si preannunciano densi di momenti importanti, anche perché sarà l’occasione per far conoscere ancora di più la cipolla rossa di Tropea Jpg, a tutta l’Italia e all’estero.

Tornando al liquore Amaro “Trupianum – 1816” alla cipolla, i Lorenzo sono accompagnati, in questa loro seconda sfida, dalla Manfredi liquori di Rende. Abbiamo sentito in merito Stefano Curcio, uno dei responsabili dell’azienda, il quale ci ha spiegato che il nuovo liquore Amaro, grazie ad una antica ricetta, viene prodotto con la cipolla che in primis viene essiccata, esfoliata, frantumata e poi messa in un bagno idroalcolico per diversi giorni. Poi si procede con la preparazione dell’amaro e alla cipolla vengono aggiunti estratti di finocchio, di alloro, di arancia amara.

Naturalmente, esiste altro, ma viene mantenuto segreto per ovvi motivi. Con la cipolla rossa di Tropea Jpg, ma anche con il pecorino del Poro e la ‘Nduja di Spilinga, nei tre giorni di festival ci sarà modo di accogliere tanti chef di chiara fama e tra questi, menzioniamo il giovane chef Alessio Sorce, giunto in Calabria dalla sua città natale, Asti, in Piemonte; nel giorno di domenica, egli preparerà il suo piatto alla cipolla.

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