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Giuseppe Occhiato

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MILETO – La città normanna ricorda Giuseppe Occhiato, il compianto scrittore e storico miletese scomparso nel gennaio 2010, con una mostra dal titolo “Arte e Scrittura” che si svolge al Museo Statale di Mileto con inaugurazione oggi, 13 agosto e mantenimento fino al prossimo 13 ottobre curata da Mimmo Corrado, Giulia Fresca,Franco Galante e Franco Valente.

Alla cerimonia di inaugurazione, tra gli altri erano presenti anche il vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, Luigi Renzo, il sindaco di Mileto, Salvatore Fortunato Giordano, Faustino Nigrelli Direttore del Museo Statale di Mileto, e numerose altre personalità del mondo culturale cittadino.

Prima dell’avvio della mostra, oltre alle autorità citate, hanno presentato i propri saluti, a nome delle rispettive associazioni, anche Francesco Gangemi per la Proloco di Mileto e Francesco Calzone per l’Accademia Milesia.

La serata ha previsto, inoltre, gli interventi di Mons. Filippo Ramondino Direttore Archivio Storico Diocesano e Presidente Accademia Milesia, e Giulia Fresca Curatrice della Mostra. A coordinare l’evento culturale di presentazione è stato chiamato Giuseppe Currà Funzionario MIBAC.

«Giuseppe Occhiato Arte e Scrittura come Libero Pensiero. È questo il tema portante della Mostra – spiegano gli organizzatori – dedicata alla figura ed all’opera di Giuseppe Occhiato, fine intellettuale e studioso, nato a Mileto e fortemente legato alla terra di Calabria».

Il percorso espositivo è suddiviso in tre sezioni. Si apre con “La storia”, con l’esposizione dei reperti archeologici recuperati e studiati dallo stesso Occhiato e per la prima volta in mostra, il manoscritto restaurato di Uriele Maria Napolione di proprietà dell’Archivio Storico Diocesano e di un Registro abbaziale ed i miracoli di San Fortunato, manoscritto del XVII.

A seguire vi è “La scrittura”, dedicata alla presentazione delle principali opere dell’Autore tra le quali anche lettere e manoscritti nonché revisioni, di opere ripubblicate.

Per poi concludere con “L’arte” improntata sugli schizzi, sui rilievi ma soprattutto sui dipinti, appartenenti alla collezione di famiglia e a privati che li hanno offerti per l’occasione, realizzati da Giuseppe Occhiato ed in grado di offrire una visione altra del grande studioso.

Si tratta di «un percorso non esaustivo, ma certamente fortemente rappresentativo delle diverse sensibilità che animavano le ore di studio e di ricerca dell’Illustre intellettuale miletese, che merita di essere sempre più approfondito e menzionato».

CHI ERA GIUSEPPE OCCHIATO?

Nato a Mileto nel 1934, ha vissuto e lavorato per un lungo periodo a Firenze dove è morto nel 2010.

Ha compiuto studi classici a Vibo Valentia e si è laureato a Messina in lettere moderne. È stato deputato presso la Deputazione di Storia Patria per la Calabria.

Si è interessato di storia patria e di storia dell’architettura medievale calabrese e meridionale. Le sue ricerche hanno contribuito notevolmente a rivalutare il ruolo della Calabria normanna nel contesto del Romanico europeo; sono state altresì di grande stimolo alla promozione di campagne di scavi nelle aree delle antiche abbazie benedettine di Santa Maria di S. Eufemia Vetere e della SS. Trinità di Mileto, e alla istituzione del Museo Statale di Mileto, inaugurato nel 1997.

Ha collaborato ai “Quaderni dell’Istituto di Storia dell’Arte Medievale e Moderna, Facoltà di Lettere e Filosofia del-l’università di Messina”, diretti dal prof. Alessandro Marabottini.

È stato relatore in diversi convegni storici. Ha offerto la sua consulenza scientifica per la realizzazione della serie televisiva Segni della storia, diretta da Pietro De Leo per la rete della RAI (Cosenza, 1983).

Ha avuto la direzione scientifica della Cooperativa “Nuova Ricerca”, che ha operato nell’ambito di una ricerca promossa dal Centro Servizi Culturali di Vibo Valentia e finanziata dal FORMEZ; i materiali prodotti in tale lavoro sono stati pubblicati nel volume Beni culturali a Mileto di Calabria (1982).

Ha pubblicato numerosi saggi su riviste italiane ed europee. Inoltre, tra i vari volumi pubblicati ricordiamo: La SS. Trinità di Mileto e l’architettura normanna meridionale, Catanzaro, 1977. Il volume è stato ripubblicato, ampliato, con prefazione di E. Zinzi, con il titolo La Trinità di Mileto nel romanico italiano, Progetto 2000, Cosenza 1994; Una “Memoria” inedita di Ignazio Piperni sull’antica città di Mileto, (in collaborazione con Filippo Bartuli); Carasace, Progetto 2000, Cosenza 1989, storia romanzata di un tragico avvenimento relativo alla seconda guerra mondiale; Oga Magoga. Progetto 2000, Cosenza 2000, romanzo vincitore del Premio “Corrado Alvaro”.

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