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Il mosaico che accoglie i fedeli alla Villa della Gioia

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Il primo novembre 2009, 14 anni fa, moriva a Paravati di Mileto Fortunata Evolo per tutti Mamma Natuzza o Natuzza ‘a Santa, a Paravati due messe per ricordarla

MILETO (VIBO VALENTIA) – All’alba del giorno di Ognissanti del 2009 Fortunata Evolo, per tutti Mamma Natuzza, spirava nella sua stanza all’interno della casa di riposo Mons. Colloca posta all’interno della Fondazione Cuore Immacolato di Maria. La sua sesta figlia, come amava definirla Natuzza, l’ha tenuta tra le sue metaforiche braccia negli ultimi istanti di vita prima di lasciare questa terra nel giorno in cui la chiesa cattolica onora e celebra tutti i santi del Paradiso.

Da quel giorno sono trascorsi 14 anni. Anni di preghiera e devozione per i fedeli che di raduno in raduno instancabili si sono recati nella conca della Villa della Gioia, il complesso architettonico a sfondo religioso e assistenziale cresciuto nel tempo ma ancora lontano dal suo essere completo così come Natuzza lo immaginò, o per i fedeli lo vide, nell’esperienza mistica che la donna raccontò di aver vissuto negli anni 40. Ma anche anni di tribolazioni e vicende complesse, difficili e delicate. Anni di scontri e di riappacificazioni con la diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea guidata, da quando Natuzza è morta, dai vescovi Luigi Renzo prima e Attilio Nostro dopo.

14 ANNI DALLA MORTE DI NATUZZA EVOLO, PER LA CHIESA SERVA DI DIO, PER I SUOI DEVOTI “SANTA”

Sono trascorsi 14 anni dall’ultimo giorno sulla terra di una donna di fede capace di attrarre migliaia di persone a Paravati, principale frazione di Mileto, e di seminare speranza ai quattro angoli del mondo (e non è una esagerazione). Se un giorno sarà formalmente santa lo deciderà la chiesa con i suoi tempi e le sue istituzioni. I fedeli da parte loro lo hanno già deciso quando ancora era in vita, quando in dialetto, la lingua del cuore e della mente di chi vive in queste terre, la chiamavano Natuzza ‘a Santa.

Quattordici anni che saranno ricordati senza troppi clamori, senza grandi eventi ma nel raccoglimento della preghiera. Due celebrazioni eucaristiche alle 11 e alle 18 nella chiesa dedicata al culto del Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime per pregare la madre di Dio con al fianco il pensiero di Natuzza. Probabilmente Paravati ancora una volta si preparerà ad ospitare un fiume di fedeli proveniente da non solo da tanti luoghi della Calabria ma anche da posti più lontani, un lungo viaggio in alcuni casi. Un viaggio intrapreso per una preghiera. Per ritrovare quel senso del divino che di questi tempi, tra guerre, stragi e disperazioni, a molti par di aver perso di vista.

Il primo novembre 2023, 14 anni dopo la sua morte, i devoti di Natuzza la ricorderanno per quella che è stata: una donna amorevole, materna, disponibile per chiunque abbia mai bussato alla sua porta, tutto nell’attesa di poterla celebrare per quella che per tutti loro è: un dono di Dio.

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