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Il logo ufficiale di Vibo Valentia Capitale del Libro 2021

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UN motivo di orgoglio per tutti per i rappresentanti istituzionali e politici di tutto lo Stivale, ma soprattutto per i cittadini che vedono nell’importante riconoscimento un’occasione di riscatto. La nomina di Vibo Valentia a Capitale Italiana del Libro non può che essere ben accolta, anche perché c’è un contributo importante, 500mila euro, erogato dal Ministero della Cultura guidato da Dario Franceschini.

Un progetto virtuoso, quello presentato dall’assessorato alla Cultura, guidato da Daniela Rotino, sviluppato dal direttore scientifico del Sistema bibliotecario vibonese, Gilberto Floriani, che in qualità di membro della task force ha proposto, durante una riunione dell’8 settembre, la candidatura insieme agli altri due membri effettivi, la professoressa Maria Murmura e l’archeologa Maria D’Andrea.

Venendo agli encomi, c’è stata una sfilza di dichiarazioni:

Senatore Giuseppe Mangialavori

«Un grande orgoglio per il Sud, per la Calabria e, soprattutto, per una città che vuole mostrare al mondo il suo prezioso patrimonio storico e culturale e che vuole costruire un futuro fatto di benessere per tutti i suoi cittadini».

Dopo Chiari, dunque toccherà a Vibo «essere l’epicentro della cultura nazionale». Un risultato «frutto di anni in cui la città è riuscita pian piano a ritagliarsi uno spazio di grande rilievo nel panorama letterario italiano, anche grazie a una rassegna di successo come il Festival “Leggere&Scrivere”».

Onorevole Riccardo Tucci (M5S)

«Senza libri e cultura non può esservi per una città alcuna rinascita sociale ed economica». Ecco perché «oggi gioisco, insieme ai promotori, per la designazione della città di Vibo Valentia a Capitale del Libro 2021».

«Un bel giorno per noi vibonesi, una tappa fondamentale del percorso di riscatto intrapreso da tempo. Ringrazio – ha continuato il deputato – la ex sottosegretaria al Mibact Anna Laura Orrico per essersi impegnata allo spasimo affinché una città calabrese concorresse per la prestigiosa investitura. Ricordo che la stessa, due anni fa ospite in città del Festival “Leggere&Scrivere”, ebbe a parlare proprio della legge in via di approvazione nel “Conte bis” che avrebbe istituito annualmente la Capitale Italiana del Libro. Evidentemente ha portato fortuna quel suo suggerimento».

Onorevole Antonio Viscomi (PD)

«Far entrare prepotentemente il libro nella vita delle persone. È stata questa l’idea vincente di una città che da tempo, con il suo Sistema bibliotecario, con il Festival “Leggere&Scrivere” e le altre iniziative, onora e coltiva il libro e la lettura. Un riconoscimento meritato che rappresenta uno sprone per andare avanti, per dare identità alla comunità locale, per lavorare insieme per un obiettivo comune. Più libri, per essere più liberi».

Sottosegretario Dalila Nesci (M5S)

«Una bella notizia perché è a partire da Sud che ci sarà la rinascita culturale e civile del Paese». Insomma, «una bellissima soddisfazione, e complimenti alla sindaca Limardo per questo progetto che è occasione ed opportunità meritata».

Alessandra Carbonaro (M5S)

«È una grande soddisfazione sapere che, grazie al lavoro svolto dal Parlamento con la legge sulla lettura, Vibo Valentia è da oggi Capitale del Libro 2021», ha detto, invece, Alessandra Carbonaro, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Cultura a Montecitorio. «Questo riconoscimento è un’importante opportunità di sviluppo e di crescita culturale per tutta la città e soprattutto per i giovani. Da questa iniziativa nascerà condivisione, scoperta e riscoperta del valore della lettura, avvicinamento al mondo culturale: ne abbiamo tutti un enorme bisogno, soprattutto in una fase come questa», ha concluso.

Luigi De Magistris

Il candidato alla presidenza della Regione Calabria, Luigi De Magistris, ha voluto diramare un suo personale pensiero: «I libri sono passione, rifugio, luoghi in cui ossigenare la mente, sognare e costruire visioni. I libri sono amore per la vita. Complimenti alla città, la cultura è la principale arma di riscatto di ogni comunità».

Franco Cavallaro (segretario nazionale Cisal)

«Una notizia che mi riempie di gioia, di orgoglio per la mia regione, per la mia città. Questo riconoscimento arriva in un anno particolare e in un territorio fortemente colpito dalla pandemia in cui, ora più che mai, è giusto rafforzare il sostegno al settore del libro. Per Vibo essere Capitale del Libro è un’occasione per crescere, per farsi più grande dei suoi confini territoriali, per guardare oltre», ha detto, invece, il segretario nazionale della Cisal, Franco Cavallaro.

Riccardo Franco Levi (Associazione Italiana Editori)

Le congratulazioni alla città di Vibo Valentia, sono arrivate, dopo l’annuncio che la giuria presieduta da Romano Montroni, anche dal presidente dell’Associazione Italiana Editori, Riccardo Franco Levi. «La lettura e la cultura uniscono il Paese e questa sarà una grande occasione per il capoluogo di provincia calabrese di farsi conoscere e apprezzare ancor di più da tutti gli italiani», ha detto.

Associazione Librai Italiani

Dello stesso avviso anche l’Associazione Librai Italiani- Ali Confcommercio, che ha elogiato il progetto. «Vibo Valentia sarà la nuova Capitale Italiana del Libro, e noi la sosterremo con tante iniziative», ha affermato il sodalizio.

Cgil

«La proclamazione della città di Vibo Valentia quale Capitale italiana del Libro 2021 ci riempie di orgoglio, come cittadini calabresi». È quanto afferma, in una nota, la segreteria della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo che esprime «soddisfazione per le motivazioni espresse dalla giuria per spiegare le ragioni che hanno fatto primeggiare la città di Vibo Valentia sulle altre cinque finaliste, vale a dire: “La città prescelta si è distinta per la qualità delle iniziative presentate, esposte con una chiarezza in cui si fondono rigore ed entusiasmo: l’idea di base, era scritto nell’introduzione al progetto che ha vinto, è di far entrare prepotentemente il libro nella vita delle persone”. Questa vittoria, a nostro parere, è una occasione da non perdere, non fosse altro perché finalmente si da lustro ad una città capoluogo ed a tutto il territorio provinciale. Facciamo gli auguri alla città di Vibo Valentia ed ai suoi cittadini nella speranza che proprio la cultura possa essere catalizzatrice per la ripresa di tutti gli altri settori produttivi, per portare al territorio la crescita e il rilancio che merita sia sul piano economico ma soprattutto sociale».

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