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VIBO VALENTIA – Una storia davvero commovente quella che vede collegate, sia pure per un triste motivo, Filogaso al Piemonte.

Riguarda Francesco Antonio Liberto, emigrato tanti anni addietro in quel di Beinasco, grosso comune della cintura torinese, ex dipendente della Fiat, da tempo in pensione. Morto nei giorni scorsi a causa del Coronavirus, aveva espresso un preciso desiderio: quello di tornare in paese ed essere sepolto accanto ad un fratello, deceduto da alcuni anni, che era stato affetto da sindrome di Down e al quale era rimasto sempre legatissimo.

Cosa non certo facile di questi tempi in cui gli spostamenti sono vietati, ma alla fine il suo desiderio si è realizzato e grazie al titolare di un’impresa di pompe funebri di origini vibonesi la salma è arrivata in paese ed è stata tumulata accanto alla tomba del fratello. Francesco, 77 anni, era emigrato a Torino inseguendo il sogno di un lavoro stabile, a metà degli anni ’60. Lì sono nate le due figlie Cristina e Simona. L’uomo è deceduto all’interno di una casa di riposo di Beinasco, dov’era da tempo ricoverato.

È stato uno dei tantissimi anziani che, come sappiamo soprattutto dalla Lombardia, sono rimasti vittime del Covid-19 all’interno delle residenze per anziani. Soffriva di varie altre gravi patologie e dunque già di suo era immunodepresso, cosa che ha facilitato l’aggressività del virus, che non gli ha lasciato scampo.

«Purtroppo – racconta la figlia Cristina – data l’attuale emergenza mio padre è morto senza il nostro conforto e la bara è stata immediatamente sigillata. Lui ci aveva detto: quando morirò seppellitemi nel cimitero di Filogaso, accanto a mio fratello Salvatore Enrico. Siamo stati lontani in vita ma, almeno nella morte, saremo sempre vicini».

La famiglia dunque si è rivolta ad alcune imprese funebri della zona che, pur dichiarandosi disposte ad effettuare il trasporto della salma, «ci hanno frapposto tali e tanti ostacoli che alla fine abbiamo desistito. Per fortuna un nostro cugino di Filogaso ci ha messo in contatto con l’impresa “Polistena onoranze funebri”, che ha una sede in paese e l’altra a Mirandola, nel Modenese. Il titolare, il signor Filippo si è detto subito disponibile ad organizzare il trasferimento ed in tre giorni è stato tutto risolto».

E così a Beinasco la salma è stata caricata sul carro funebre arrivato da Mirandola ed ha preso subito la via del sud. «Sono stati davvero splendidi – commenta ancora la figlia – tramite il telefonino ci hanno fatto vedere quasi in tempo reale il trasporto, tappa dopo tappa, fino all’arrivo a Filogaso. Non c’è stato naturalmente il funerale, nessuno dei parenti del paese ha potuto infatti assistere, solo il parroco e gli addetti dell’impresa Polistena, grazie alla quale però noi, in pratica, da Torino abbiamo assistito alla benedizione davanti alla chiesa e alla tumulazione accanto a zio Salvatore».

L’interessata tiene a rivolgere, tramite il Quotidiano del Sud, un sentito ringraziamento al titolare della ditta a nome di tutta la famiglia: «Senza la sua pronta disponibilità, l’ultimo desiderio di nostro padre non si sarebbe potuto realizzare». Dal canto suo da Mirandola Polistena ha commentato: «Ci siamo messi subito a disposizione, a maggior ragione perché si trattava di un vibonese come noi. E poi ci ha davvero commossi questa bella storia di Francesco Antonio, il cui cuore non ha mai cessato di battere per la sua terra e per il suo amato e sfortunato fratello». 

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