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ARIANO – E’ in quarantena anche il vescovo di Ariano Irpino – Lacedonia, monsignor Sergio Melillo, alla luce del fatto che un sacerdote ospite nell’episcopio, è stato ricoverato per Covid-19. «Viviamo in una situazione di attesa – dice Monsignor Melillo -. Sia io che i parroci teniamo i contatti con i fedeli tramite telefono e internet. Molti fanno la catechesi in streaming».
Il Vescovo di Ariano – Lacedonia celebra Messa tutti i giorni in Cattedrale, da solo, con diretta facebook, e invia messaggi WhatsApp a tutti. Il messaggio di oggi è questo: “Nel silenzio ‘fragoroso’ che domina la piazza di Ariano e abbraccia con tristezza il profilo della città, una ‘folla’ di volti mi ritornano alla mente, nello sguardo del cuore. Volti d’incontri tra la gente, nelle parrocchie, nei paesi, con i sacerdoti … che ora possono apparire lontani ma, sono vicini, tutti stretti nella mia preghiera e nell’abbraccio di Dio!». E poi spiega l’immagine della cittadina che ha disegnato nel messaggio.
«Innanzitutto questa crescita di senso di comunità e questo legame sempre più forte tra di noi, nella difficoltà, che a volte edifica anche per il grande lavoro che stanno facendo i volontari insieme con i nostri parroci nel non far mancare il conforto alle persone e penso in questo momento anche al nostro ospedale e agli altri che sono veramente delle frontiere dove i medici in modo eroico affrontano questa grossa difficoltà». L’isolamento, ora, serve ad evitare che il contagio si propaghi.
Ma grande è la solidarietà che giunge dai Comuni vicini e dalle Diocesi. «I miei confratelli vescovi hanno fatto sentire tutti il loro affetto. E poi, essendo anch’io in quarantena, non posso uscire ma sento telefonicamente le persone, ci sono tanti volontari che stanno dando una mano, accompagnando chi deve andare in ospedale, se ha necessità di fare una visita, andando a fare la spesa a chi ne ha bisogno, dando una parola di conforto, quindi ci sono mille storie, piccole, forse, ma importanti, che ci fanno sentire l’amore della gente».
Infine il riferimento alla Quaresima: «E’ una Quaresima diversa, un deserto che stiamo tutti attraversando in compagnia di Gesù e credo che questa esperienza segnerà la storia della nostra gente e della nostra Chiesa. Voglio mandare, come faccio quotidianamente, l’invito ad ascoltare la Parola di Dio, a nutrirsi di quello che Gesù ci dice attraverso la pagina Sacra e a voler soprattutto non interrompere mai questo canale di grazia che è la preghiera perché ci aiuta ad essere vicini e a sentirci amati dal Signore».  
Sin qui il Vescovo. Avevamo provato anche ad avere un messaggio dal Cappellano dell’Ospedale Frangipane. Ma con toni cortesi ha detto di non poter parlare perché dipendente dell’Ospedale.

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