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Lo scorso 27 maggio questa organizzazione sindacale denunciò il fatto che le autovetture e gli automezzi del Comando di Polizia Municipale di Avellino fossero stati dotati di GPS senza che l’Amministrazione Comunale avesse preventivamente sottoscritto un accordo con le Organizzazioni Sindacali e la Rsu.

La Fp Cgil ribadiva che tale atteggiamento violasse le norme vigenti in quanto prima della installazione il Comune di Avellino doveva notificare al Garante per la protezione dei dati personali l’installazione stessa prima dell’inizio del trattamento dei dati (ex art. 37 D. Lgs. 196/2003, comma 1, lettera a), ed a sottoscrivere un accordo con le Organizzazioni Sindacali e la Rsu come pure ad informare tutti i titolari dei dati (i lavoratori) delle finalità del trattamento dei dati di localizzazione.

In quella occasione la risposta a mezzo stampa del dottore Arvonio fu che tutto era apposto e che l’Amministrazione Comunale aveva inviato il tutto all’Ispettorato del lavoro. Procedura, nel caso fosse veritiera, errata in quanto il ricorso all’ispettorato del lavoro sarebbe lecito solo nel caso di difetto di accordo con il sindacato.

Il dottore Arvonio deve averci riflettuto su, se è vero che, stando a quanto apprendiamo, avrebbe convocato i sindacati lo scorso 22 giugno per l’informativa sulla tracciatura degli spostamenti degli agenti di Polizia Municipale. Malauguratamente la Fp Cgil non ha mai ricevuto tale convocazione e pertanto, ove mai ci fosse stata realmente l’informativa, sarebbe nulla per difetto di convocazione.

La Fp Cgil ribadisce la richiesta di immediata disinstallazione dei GPS ed annuncia azioni legali a tutela dei diritti dei lavoratori e delle prerogative sindacali.

Il tutto mentre il Comune di Avellino sta portando avanti il concorso per Comandante della Polizia Municipale sul quale pesano gravi dubbi di legittimità.

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