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AVELLINO- Non è bastato il rischio sfiorato del Commissariamento del Piano di zona di Avellino, e le prove di intesa tra i 16 sindaci registrate al momento dell’approvazione del bilancio dell’Azienda Consortile, naufragano quando sul tavolo tornano le nomine. Nella fattispecie, ieri mattina era attesa l’Assemblea dei sindaci per la rielezione di due membri del Cda, ormai vacanti da oltre un anno, prima per la decadenza del rappresentante di Pratola Serra per lo scioglimento del Consiglio comunale, poi per le dimissioni del sindaco di San Martino Valle Caudina, Pasqua – le Pisano, a seguito dell’elezione alla presidenza dell’Asi. Dieci su sedici, i rappresentanti istituzionali che hanno risposto alla convocazione del Presidente dell’Assemblea, Nunziante Picariello. Tanto non è bastato per far insediare una riunione che, con l’assenza del Comune di Avellino che ha la quota maggioritaria, e di Tufo, Grottolella, Altavilla e Petruro e un altro, nei fatti non ha raggiunto il numero legale.

L’ennesimo braccio di ferro si è consumato nella contrapposizione con barricate tra sindaci d’area regionale che fanno riferimento al consigliere Maurizio Petracca ( ci sarebbe stato anche un incontro che ha preceduto l’Assemblea ndr) e che avrebbero voluto proporre due nomi, e dell’altra parte Festa e i sindaci a lui vicino, che hanno fatto gioco forza sui numeri, facendo saltare il banco. Non è di questo avviso il Presidente Picariello: “Era doveroso avviare un ragionamento tra le due parti. Nel mio ruolo di garante istituzionale ho provato a fare da tramite, ma prendiamo atto delle assenze. La riflessione che faccio, è che non si può scendere a compromessi- dice Picariello rispetto alla proposta di Festa di eleggere un membro per ciascuna delle aree di riferimento- quando non si hanno i voti per poter dire pareggiamo. La loro unica arma e far venire meno il numero legale, perchè sanno che se l’Assemblea si insediasse, poi non avrebbero la forza numerica per trovare un accordo. Per quanto mi riguarda – aggiunge il sindaco di Capriglia- nel mio ruolo di Presidente super partes, ho anche proposto di arrivare ad un sorteggio pur di far riformare il Cda”.

Ancora più duro il sindaco di Montefredane, Ciro Aquino : “Da parte degli assenti, una farsa irrispettosa, che mina la credibilità delle istituzioni. Chiedo ai consiglieri regionali irpini di avviare una modifica legislativa, volta a modificare l’Ambito sociale A4. Contrattacca Festa che invita “una certa deputazione irpina interessata solo alle manovre elettorali di posizionamento in vista delle prossime scadenze politiche ad essere più presenti nell’interesse dell’Irpinia. L’assemblea non si è tenuta perché i presenti non rappresentavano la maggioranza necessaria per lo svolgimento dei lavori. Inoltre giova ricordare che il Tar ha riconosciuto l’azione che viene svolta dall’Azienda Consortile. Intanto la Regione non eroga i fondi”.

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