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AVELLINO- A 57 anni dalla sua realizzazione, il Murale della Pace che adorna la monumentale parete della Chiesa di San Francesco D’Assisi, a Borgo Ferrovia, necessita di lavori di restauro. Pericolose infiltrazioni d’acqua negli ultimi tempi pregiudicano la tenuta dell’affresco realizzato nel 1965 dal pittore avellinese Ettore de Conciliis nella Chiesa che era stata appena realizzata su progetto dell’architetto Mario Della Sala e consacrata nell’agosto del 1964.

“Opera mai tanto attuale”, il commento del maestro de Conciliis nel ricordare la genesi dell’affresco, dal titolo Pace, bomba atomica e coesistenza pacifica, da collocare sul vasto muro absidale, commissionato dal parroco don Ferdinando Renzulli e dal vescovo di Ariano monsignor Pasquale Venezia, già parroco a Borgo Ferrovia. Un giovanissimo de Conciliis nel maggio del 1964 iniziò a dipingere la parete di metri 22 x 6,30, occupando complessivamente una superficie di oltre 130 mq. Dopo un anno di lavoro svolto con il compianto Rocco Falciano, sulla monumentale opera parietale furono incisi i temi della guerra, sul lato destro, e della pace, sul lato sinistro. Quella guerra che oggi affligge il popolo ucraino e quella forte necessità di pace, come ribadisce il maestro De Conciliis in occasione della presentazione del progetto di restauro. L’artista irpino con Don Michele e Don Luigi, i parroci del quartiere, e di concerto con il Comune e la Provincia di Avellino, hanno già pianificato i lavori di messa in sicurezza, ma anche la realizzazione di nuove opere attraverso cui arricchire la chiesa di Borgo Ferrovia.

De Conciliis ha infatti deciso di realizzare sei quadri raffiguranti la vita di San Francesco D’Assisi ispirandosi alle celebri pitture di Giotto. “Un quartiere che ad oltre 50 anni di distanza trovo ancora isolato, cerchiamo di rilanciarlo attraverso la bellezza dell’arte”, dice. E rispetto alla necessità del restauro dell’opera: “Il muro dell’abside sulla cui parete è dipinto il Murale si è deteriorato col tempo e trasmette umidità alla pittura. Essa ha già subito dei danni destinati inevitabilmente ad aumentare. Già negli anni 80 l’opera fu oggetto di un restauro per mettere riparare ai danni del sisma. Eppuredice con rammarico De Conciliis- a Borgo Ferrovia il tempo sembra essersi fermato a quegli anni”. A chiedere il rilancio dell’intero quartiere anche Don Michele: “Spendere energie e risorse per la cultura è una delle poche chiavi che si possono girare per rilanciare una periferia come quella di Borgo Ferrovia”, Gli fa eco don Luigi, storico pastore della comunità di fedeli del quartiere che ha sottolineato l’importanza di un’opera che «abita la Chiesa ma a sua volta è abitato da tutti noi che entriamo in contatto con il Murale».

A raccogliere la sfida della valorizzazione dell’opera e non solo, è il sindaco di Avellino, Gianluca Festa: “È un dovere morale oltre che amministrativo quello di valorizzare l’opera d’arte del maestro de Conciliis. Insieme al vicesindaco Nargi già da tempo abbiamo pensato di inserire la visita del Murale all’interno dei nostri itinerari turistici, ma la cosa più importante è che non rimaniamo sordi rispetto ad un sentire popolare. Apposteremo in bilancio 25mila euro che serviranno per un primo intervento di messa in sicurezza con l’auspicio che la Chiesa di San Francesco”, Poi Festa lancia la sfida: “Dopo la messa in sicurezza del Murale, chiederemo il suo riconoscimento quale patrimonio dell’Unesco”.

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