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AVELLINO- Un trentenne avellinese finisce in carcere con la grave accusa di atti sessuali su un minore di tredici anni. Le indagini della Procura di Salerno hanno portato all’emissione di una misura cautelare in carcere nei confronti dello stesso, che ora è in attesa di interrogatorio in un penitenziario napoletano. Un’altra vicenda di abusi su un minore che interessa la nostra provincia in pochi giorni. Le attività di indagine, come si legge in una nota del Procuratore della Repubblica di Salerno Giuseppe Borrelli sono state condotte dalla Polizia Postale di Salerno e Napoli, con il coordinamento del Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO) del Servizio Polizia Postale di Roma, che hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Salerno Scermino , su richiesta della Procura della Repubblica di Salerno, nei confronti di G.F., avellinese , indagato per il reato di atti sessuali con un minore di tredici anni. Le indagini avviate a seguito di denuncia sporta dalla madre del minore residente in provincia di Napoli si sono avvalse dell’intervento degli specialisti della Polizia Postale, che hanno svolto le analisi del web, dei traffici telefonici e telematici ». La vicenda trae origine da due episodi di atti sessuali, il primo avvenuto proprio in provincia di Salerno (da qui la competenza territoriale della Procura salernitana ndr) e il secondo in provincia di Napoli, tra l’avellinese e il ragazzo che non era ancora tredicenne al momento del suo primo incontro. I fatti si sarebbero sviluppati tra il giugno del 2021 e il febbraio scorso. Due incontri in cui ci sarebbero stati rapporti tra il trentenne avellinese e il minore. Da quanto emerge, l’uomo avrebbe contattato il minorenne su un canale social e da qui poi avrebbe anche avuto i due incontri con lo stesso.La modalità di incontro e anche eventuali somme che sarebbero state corrisposte al tredicenne sono però ancora in fase di accertamento da parte della Procura di Salerno. Le indagini però, anche grazie al supporto degli specialisti della Polizia Postale avrebbero permesso di riscontrare le celle telefoniche agganciate dal cellulare dell’indaga – to e abbinarle anche ai presunti luoghi dove si sarebbero compiuti gli atti sessuali. Come avviene in queste circostanze, all’atto dell’esecuzione della misura cautelare nei confronti dell’uomo, gli agenti della Polizia Postale di Napoli e Salerno hanno anche sottoposto a sequestro tutti i dispositivi telefonici ed informatici in suo possesso, verosimilmente per comprendere la modalità con cui l’uomo è venuto in contatto con il minorenne e quindi saranno sottopposti ad esami. L’indagato ora è in attesa dell’interrogatorio di garanzia davanti al Gip.

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