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Crisi, la battaglia del vino

Mastroberardino è una cantina storica, attiva da tre secoli, con tenute in varie zone della Campania dall’Irpinia al Sannio, al Cilento, dove dalla prossima settimana entra nel vivo la vendemmia.

«Noi siamo ancora molto indietro per la vendemmia, vedremo come andrà l’andamento meteo del mese di ottobre, per noi è molto importante, in quanto sino alla metà di novembre si raccolgono le uve Aglianico per la vinificazione il Taurasi Docg».

Ad affermarlo è Piero Mastroberardino, viticultore alla decima generazione e presidente dell’Istituto Grandi Marchi, che riunisce famiglie e marchi emblema di tradizione e innovazione della produzione vitinicola italiana. “Le uve sono di qualità molto buona -sostiene – anche se sicuramente la quantità sarà inferiore rispetto all’anno scorso ma niente di drammatico”.

Ma se l’annata è promettente l’azienda ha dovuto affrontare diverse difficoltà che preoccupano anche per il presente ed il futuro. “Nei primi otto mesi il costo energetico è quadruplicato, il 400%, è davvero una situazione pesantissima perché la gestione del vino avviene con il freddo h24, le energie rinnovabili che abbiamo non sono sufficienti e poi con la follia della quotazione allineata sul prezzo più elevato, abbiamo un danno enorme”.

Ma i problemi non finiscono qui, i prezzi del vetro sono alle stelle. “I costi energetici impattano sulla pianificazione della produzione delle grandi linee del vetro cavo, di qui ne derivano approvvigionamenti a singhiozzo e quotazioni che schizzano in alto”. Ma anche le forniture di carta, cartone, legno, capsule in questo periodo sono difficili e collegato a queste c’è il problema gravissimo della logistica. Oggi è difficilissimo pianificare i trasporti e dunque gli approvvigionamenti arrivano con settimane o mesi di ritardo che fanno slittare una produzione pianificata che magari deve essere mandata ad un grande acquirente come può essere un monopolio canadese”.

«E addirittura per l’export si trovano difficoltà a trovare navi e container per la spedizione dei vini.” – precisa Mastroberardino – La crisi della logistica e dei costi energetici sono antecedenti alla guerra in Ucraina, sono problemi che la guerra ha evidenziato ma c’erano già. Una situazione poco risolvibile a causa delle speculazioni internazionali».

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