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AVELLINO- A poco più di un mese dall’elezione alla guida del Consorzio Asi, il Presidente Pasquale Pisano incassa il via libera al Bilancio di Esercizio 2020 con l’unanimità dei 26 presenti. Le perdite iscritte a bilancio sono circa 900mila euro, fotografia di una condizione finanziaria disastrosa che non può nascondere lo stesso Pisano.

“Voglio ringraziare i sindaci che insieme a me e al comitato direttivo hanno dato fiducia con l’approvazione del bilancio- dice in premessa- Le condizioni in cui il Consorzio Asi versa sono sotto gli occhi di tutti.

Una situazione difficile, soprattutto per quanto concerne i numeri. Chiudiamo con un disavanzo di circa 900mila euro imputabile a tre situazioni straordinarie. La prima riguarda la performance delle nostre società che hanno determinato un aggravio di spesa per il consorzio stesso. Mi riferisco alla Multiservizi, che gestisce le aree verdi delle nostre aree industriali, e all’Asidep, che è l’azienda cardine del nostro consorzio. Pisano ricorda come “Asidep ha dovuto confrontarsi con il ritardo dei lavori di efficientamento degli impianti delle aree di depurazione.

Pertanto, non hanno potuto porre in essere l’attività rispetto alla quale fanno fatturato. A questo vanno aggiunti i contenziosi che, come comitato direttivo, stiamo cercando di affrontare quotidianamente provando a contenere ed interrompere i giudizi in corso. Uno è il contenzioso Imu che abbiamo con i comuni. Anni fa il Consorzio ha deciso di non corrispondere l’Imu ai comuni; alcune sentenze ci hanno dato ragione, altre no”.

A preoccupare più di tutto, però, il contenzioso relativo all’ex Isochimica, con debiti nei confronti dei fornitori che sfiorano quasi i 3 milioni.

“Un importo per l’esattezza di 2 milioni e 800mila euro- prosegue il Presidente- che potrebbe segnare la fine del Consorzio perché i numeri in gioco sono importanti. A breve ci confronteremo con il Comune di Avellino e con la Curatela fallimentare e speriamo di raggiungere una soluzione. Conterremo al massimo le consulenze e lavoreremo affinché il consorzio con le professionalità che ha possa essere dotato di un ufficio legale interno che si occupi dei Contenziosi, almeno di quelli alla nostra portata”.

Il futuro del Consorzio, però, per Pisano può passare dalla sfida del Recovery plan: “Non possiamo farci trovare impreparati sulla stazione logistica in Valle Ufita a supporto della Stazione Hirpinia, alla stazione logistica, le tre zone Zes finanziate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

Prima dell’Assemblea, i vertici dell’Asi hanno anche incontrato le Segreterie Provinciali di Fismic, Uilm, Fiom e le Rsu dell’Asidep. Favorevole l’impressione Giuseppe Zaolino della Fismic: “Strategie condivise per mantenere in mano pubblica la gestione della depurazione e di allargare l’offerta di servizi alle imprese per creare nuova ricchezza e per fermare i tagli all’occupazione. Si metterà mano anche alla gestione dell’Asidep”.

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