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ARIANO IRPINO- Mentre si lavora a chiudere la prima fase della campagna di vaccinazione, parte in Irpinia la macchina organizzativa della vaccinazione di massa, quella che interesserà tutto il territorio della provincia. E proprio per questo l’Asl di Avellino chiama i sindaci per arrivare preparati alla seconda fase del Piano Vaccinale in Irpinia. Ieri mattina ad Ariano il primo incontro tra il direttore generale dell’Asl di Avellino Maria Morgante e i ventinove amministratori, sindaci e assessori dei comuni che fanno riferimento al Distretto Sanitario del Tricolle e nel pomeriggio invece il confronto con i sette sindaci del Distretto di Monteforte Irpino.

Gli incontri saranno organizzati infatti per Distretti territoriali con i sindaci degli altri cinque distretti. A partire da quello di Avellino, Atripalda. Irpino e Baiano. Del resto il primo cittadino di Avellino Gianluca Festa che ha proposto già nei giorni una serie di ipotesi per la campagna di vaccinazione di massa. A partire dall’area di Campo Genova e dal Palazzetto dello Sport o il Campo Coni. Ma queste disponibilità saranno oggetto di valutazione da parte dell’Asl di Avellino.

E intanto il direttore generale dell’Asl Morgante, al termine dell’incontro con i sindaci dell’area ha espresso la sua soddisfazione per la disponibilità e la collaborazione ricevuta dagli amministratori, assicurando che l’obiettivo è quello di rendere efficiente e veloce la campagna di vaccinazioni anche sul territorio, che è la partita più importante da qui alla fine della campagna, prevista verosimilmente entro ottobre-novembre prossimi.

«Come ha chiesto il presidente De Luca bisogna raddoppiare gli sforzi e quindi abbiamo chiesto ai sindaci di mettere a disposizione le strutture-ha spiegato Morgante- tutti presenti e tutti interessati a partecipare all’attività che si andrà a fare sul territorio Una grande disponibilità, come quella testimoniata in tutto questo periodo di gestione delle misure anticovid. Ho registrato una grande partecipazione ed una volontà ad essere operativi e di collaborare e di lavorare in sinergia con l’Asl. Questo è un primo incontro per prepararci ad un’organizzazione di tipo strategico ad essere pronti quando si inizierà con la seconda fase e ad essere celeri nell’inoculazione del vaccino sul territorio. Per ora abbiamo messo in campo una serie di idee da parte nostra e da parte loro, ci si incontrerà per confrontare le nostre idee e convinti di aver fatto la scelta giusta per il territorio. L’organizzazione dipenderà anche dal numero di dosi che ci saranno».

La seconda fase della campagna di vaccinazioni non interesserà le strutture ospedaliere, ma i territori, a partire dai Distretti e dalle sedi locali, anche perchè, spiega il manager dell’Asl di Avellino «I presidi ospedalieri dovranno fare il loro ruolo e i centri vaccinali che sono stati utilizzati per il personale sanitario di ospedali e Distretti non saranno utilizzabili nella seconda fase. Quando andremo sul territorio dovremo avere strutture ottimali per raggiungere un risultato efficiente in tempi stretti, a partire dai Distretti».

Un incontro importante anche per il sindaco di Ariano Irpino, Enrico Franza, che ha ritenuto fondamentale avviare quresto confronto e anche per lui si parte dai Distretti come sedi sul territorio: «E’ importante partire dalle sedi dei Distretti sanitari- ha spiegato il primo cittadino di Ariano Irpino- è stata registrata la piena disponibilità a mettere a disposizione le strutture per la campagna di vaccinazione. Alla base è stata posta la questione per una risposta efficiente sul territorio e sulla più opportuna dislocazione territoriale.

Proprio su questo aspetto, attesa la disponibilità di tutti i sindaci si è posta la domanda: al momento si può partire dalle sedi dei Distretti e poi verifichiamo se sia necessario implementare altre sedi per i comuni che hanno dato la disponibilità e che potrebbero essere complementari al lavoro e alle sedi dei Distetti. Abbiamo già valutato la necessità di un tavolo di concertazione su come accorparci temporaneamente per rispondere alla campagna di vaccinazione. Noi facciamo la nostra parte, come farà la stessa Asl e sempre nell’ottica di collaborazione. Verificare la disponibilità che era già su carta e condividere il percorso».

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