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AVELLINO-Vaccino agli ultra ottantenni, aspettando la Pfizer… C’è una data, quella tra il 10 ed il 15 febbraio, ma non ci sono ancora i vaccini e soprattutto non è stato definito come e quando saranno eseguite le somministrazioni delle dosi. Queste in sintesi le incognite sull’annunciato avvio, aspettando però che la Pfizer riprenda regolarmente le consegne, per la prima fase della campagna vaccinale sui territori. Ieri è trapelata infatti questa indiscrezione dopo il vertice celebrato a Napoli tra Unità di Crisi e direttori generali delle Asl. Così da quanto riportato anche dalle agenzie, la vaccinazione dei cittadini ultraottantenni in Campania partirà tra il 10 e 15 febbraio. E’ quanto deciso nella riunione dei direttori generali della sanità con il presidente Vincenzo De Luca e l’Unità di Crisi Regionale.

La partenza della seconda fase ovviamente resta programmata se riprenderanno, come promesso da Pfizer, le consegne regolari delle dosi di vaccino. Per lunedì è attesa una consegna da 40.000 dosi. La Campania conserverà sempre il 30% per i richiami ma potrà far partire la somministrazione anche ai cittadini più anziani. Fin qui quelle che sono le aspettative. Ma la realtà, in particolare quella in Irpinia non fa ben sperare sulla tempistica dell’avvio della fase 2, quella che prevede proprio il vaccino alle persone ultra ottantenni tra le priorità. In provincia di Avellino infatti si è ancor a fermi alla fase uno.

Una sorta di impasse che secondo i programmi da parte dell’Asl potrebbe sbloccarsi entro la settimana prossima. Ma in questo caso sono importanti i numeri. Al momento, ovvero fino a ieri, l’Asl ha somministrato 1625 dosi del richiamo, sarebbe la seconda fase dopo il primo vaccino che è stato invece somministrato a 4314 tra operatori sanitari e anziani delle Rsa. Con le scorte a disposizione, che si dovrebbero esaurire entro il 3 febbraio, l’Asl non riuscirebbe a coprire tutto il personale che è stato sottoposto alla vaccinazione.

Ma su questo punto sarà lunedì il giorno della svolta. Visto che dovrebbe giungere una nuova dose di rifornimenti. Almeno 1170 dosi. E quindi l’Asl potrebbe chiudere senza problemi una larga fetta della fase 1. Ma non tutta, perchè all’appello mancano ancora il personale delle case di riposo con i pazienti, che stanno attendendo l’arrivo del vaccino Moderna, entro fine settimana era stata garantita una fornitura di almeno mille dosi, ma a quanto pare non sarebbero ancora arrivate.

E soprattutto all’appello mancano almeno un migliaio tra medici in pensione, farmacisti, odontoiatri, informatori farmaceutici e tecnici e personale dei laboratori accreditati. E anche per loro, inseriti tra le priorità della fase uno, ancora è scattata la prima inoculazione del vaccino. Quindi c’è ancora qualche giorno, prima che si possa arrivare al turno degli over 80. Ma non è l’unica incognita. A meno che non saranno destinate altre strutture e diverso personale, anche a domicilio molto probabilmente, la macchina organizzativa per giungere alla somministrazione di trentacinquemila vaccini, tanti sono gli over ottanta in Irpinia, non è ancora allestita.

E basteranno pochi giorni. L’Asl infatti ha avviato il confronto con i sindaci sulle sedi della Campagna di vaccinazioni ed una prima bozza con venticinque sedi sarebbe stata già inviata anche all’attenzione dell’Unità di Crisi. Ma alla fine sono già pronte e ci sarà tempo? Sono tutti i nodi da sciogliere, non pochi, per arrivare alla campagna sul territorio. Così il vero timore è che neanche quella indicata possa essere alla fine una data risettata, anche a causa delle forniture a singhiozzo, per far partire la campagna vaccinale tra la popolazione. Quello che appare certo è che da lunedì e anche nella fornitura che arriverà a coprire questa nuova fase della campagna vaccinale, saranno più chiari tempi e modalità di azione.

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