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SANT’ANGELO DEI LOMBARDI- I vaccini, questi sconosciuti. Eppure elisir di lunga vita, praticati da sempre. Tanto amati, ma tanto dibattuti, ora che ci troviamo dinanzi ad un nemico tanto aggressivo quanto sconosciuto. I timori restano, pur nella consapevolezza che questa è la strada per uscire dalla pandemia, come la storia scientifica insegna.

I timori si manifestano apertamente: sta accadendo nei centri vaccinali, c’è chi rinuncia, presentandosi alla convocazione, quando sente che il vaccino che gli sarà somministrato è Astrazeneca. E’ uno dei dati più importanti, tra i tanti aspetti emersi durante il webinar organizzato dal Rotary Club Sant’Angelo dei Lombardi Hirpinia Goleto, coordinato dal dottore Biagio Campana, e introdotto da Erio Genua.

“Covid, terapie e vaccini” l’ar – gomento trattato attraverso gli interventi dei medici e dei farmacisti del Rotary che hanno risposto alle domande arrivate sulla pagina facebook. Il dottore Angelo Rossi ha sollevato in particolare il caso delle rinunce per Astrazeneca, rapportandosi così ad un argomento di strettissima attualità, rispetto al quale il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha alzato la voce sul Governo, chiedendo chiarezza, risposte certe, visto il numero di rinunce più complessivamente, mentre è attesa la posizione del Comitato di farmacovigilanza (Prac) dell’Ema, tra oggi o domani.

E’ difatti in corso la revisione sui rari casi di trombosi insolite in persone immunizzate con Astrazeneca, per valutare appunto il legame con il vaccino. I medici ieri riuniti via web hanno rilanciato sulla indiscussa valenza della vaccinazione, rassicurando anche su Astrazeneca.

Hanno dato risposte ai dubbi delle tante persone collegate. Sono intervenuti a dare spiegazioni i dottori Carmela Cardellicchio, Stefania Di Cicilia, Adele Nigro, Luisanna Ostacolo, Enrico Pelosi, Angelo Rossi, Rosa Santoro, Albino Voglino. Altro aspetto emerso, la rete di assistenza domiciliare garantita dai medici di famiglia, che seguono i pazienti in isolamento, e risultano essere la stragrande maggioranza in Irpinia.

Un dato, questo, non trascurabile, perché contribuisce ad allentare la pressione sugli ospedali. La raccolta quotidiana dei dati relativi ai sintomi consente, anche a distanza, di intervenire efficacemente per frenare gli effetti altrimenti devastanti del coronavirus.

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