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AVELLINO- Da Via Colombo, passando per Corso Vittorio Emanuele, al sit-in di Piazza Libertà, poi l’arrivo davanti al Comune di Avellino, migliaia di giovani hanno partecipato al corteo “Fridays for future”.
Dopo due anni di pandemia, tornano a riempirsi le piazze di mezzo mondo nel giorno dello sciopero promosso dal movimento ambientalista di protesta lanciato da Greta Thunberg, per chiedere ai governi di agire sui cambiamenti climatici e sull’ambiente del pianeta.
Ad Avellino la manifestazione è stata promossa da Students for future Avellino, Uds e Legambiente- Alveare, e le proposte sono state consegnate al sindaco Gianluca Festa, ma anche ai colleghi dei comuni limitrofi, da Mercogliano ad Atripalda Cinque i punti di ripartenza per salvare un territorio che di inquinamento “sta morendo”.
Migliorare la qualità della raccolta differenziata nelle scuole e negli edifici pubblici, eliminare la plastica monouso dal comune, istituire la consulta ambientale, promuovere un uso più razionale degli impianti di riscaldamento negli edifici pubblici e adottare provvedimenti urgenti che portino Avellino a centrare l’obiettivo inquinamento zero.
Queste le richieste racchiuse in un documento consegnato a margine dal corteo al sindaco Festa. “Valute – remo le proposte nel merito- commenta il sindaco- Per quanto riguarda gli sforamenti, abbiamo superato 30 volte i valori. L’Arpac ha sottolineato che la presenza di due centraline in città è dovuta al fatto che una misura i valori stradali e l’altra i valori di fondo. È chiaro che sia quest’ultima a valutare lo stato dell’aria che respiriamo. Se c’è un problema a via Piave lo affronteremo e risolveremo”.
A spronare l’amministrazione comunale di Avellino a passare dalle parole ai fatti, anche l’associazione Avellino prende parte, rappresentata in Consiglio comunale da Francesco Iandolo. “Su sollecitazione del movimento Friday For Future anche nella nostra città è stata votata, oramai due anni fa, la dichiarazione di emergenza climatica e ambientale. È evidente come l’amministrazione in tutti questi mesi non abbia reso esecutivo il provvedimento non adottando nemmeno un atto che vada in quella direzione. Questo è ancora più evidente con misure simboliche come eliminare le plastiche monouso dagli uffici comunali visto che anche durante i Consigli si utilizzano ancora bottigliette di plastica”.
Per questo, per il consigliere resta necessario fare di più e, accogliendo l’invito arrivato dalle associazioni, depositerà la mozione per l’istituzione della Consulta ambientale, strumento previsto dallo Statuto comunale”. Nel pomeriggio le associazioni avevano chiamato a confronto i sindaci, ma ha risposto presente solo Vittorio D’Alessio di Mercogliano. Durante il dibattito Vincenzo Capozzi, meteorologo e presidente dell’Associazione no profit “Montevergine Observatory” ha esposto i primi dati, preoccupanti, raccolti dalle 26 centraline del circuito di monitoraggio: “Da febbraio a giugno a via de Concilii rilevati 16 sforamenti di Pm10 di natura antropica”.
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