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Era il 31 gennaio del 1953 quando i sindaci della piana del Sele si incontrarono nell’aula consiliare per discutere della tratta ferroviaria Eboli- Calitri. L’incontro si è ripetuto ieri sera nella stessa aula consiliare con i sindaci Massimo Cariello, di Eboli, e Michele di Maio, primo cittadino di Calitri. Alla fine del convegno è stato firmato un protocollo d’intesa che verrà spedito al sottosegretario ai trasporti Salvatore Margiotta. L’obiettivo è quello di andare a Roma con uno studio di fattibilità per rendere realistica la tratta ferroviaria Eboli-Calitri.
Questa mattina, intanto, a Contursi terme ci sarà un altro incontro al quale parteciperanno i volontari del comitato promotore del progetto, coordinati da Giacomo Rosa.
Il senatore Castiello, parlamentare dei Cinque Stelle, ha ricordato in aula le leggi approvate dal governo Conte per evitare lo spopolamento dei piccoli comuni e rafforzare le infrastrutture. Il delegato regionale Francesco Todisco, impegnato a risolvere i problemi delle aree interne, ha sottolineato l’importanza di nuovi insediamenti produttivi nelle arie che sono a rischio spopolamento. Un appello da tutti i sindaci dell’alto Sele e dell’Irpinia e giunto ai parlamentari presenti in aula. A farsene portavoce è stato il primo cittadino di Buccino, Nicola Parisi. Un grido d’allarme è giunto anche dall’onorevole Enrico Indelli che ha denunciato il numero crescente dei comuni che stanno scomparendo dalle mappe. Per Enzo Marrazzo, presidente del distretto turistico, bisogna fare rete tra le varie aree della regione Campania. L’avvocato Navarra di Pescopagano ha lanciato un progetto interregionale tra Campania, Puglia e Basilicata per evitare lo spopolamento dei comuni. A quanto pare i fondi per la Eboli Calitri si possono anche ottenere, ma per evitare che il progetto fallisca bisogna integrarlo con investimenti occupazionali e con le infrastrutture necessarie. Al convegno erano presenti molti sindaci della provincia di Avellino.

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