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“Ci risiamo, si utilizza la legge di bilancio per attuare un piano nefasto: l’autonomia differenziata”. A denunciarlo è ancora una volta Sinistra Italiana.
“Questa improvvisa e solitaria accelerazione verso la realizzazione del disegno di regionalismo spinto sarebbe deleterio per il Mezzogiorno d’Italia. Occorre assolutamente evitare che ciò si realizzi”. Sinistra Italiana Campania fa un appello affinché “si scongiuri questa scelta nefasta che sarebbe la morte delle già penalizzate regioni del Sud. Il Covid, soprattutto nella seconda ondata, ha messo in luce ciò che a chi vive questa terra era ben chiaro da sempre: esistono due sanità”.


Per Sinistra Italiana, “la sciagurata modifica del Titolo V, non solo non ha reso più efficienti e responsabili i governi locali, ma ha approfondito le differenze fra nord e sud ed ha indebolito il SSN, frantumandolo in venti centri di spesa, di inefficienza e di corruzione, creando più paesi all’interno dello stesso Paese. Le Regioni dovevano essere un modo per valorizzare le antiche e differenti tradizioni storiche e culturali, senza intaccare minimamente l’unità del Paese. Questo regionalismo degenerato che fa perdere tutti.


Per anni ci è stato raccontato che il rafforzamento delle regioni, a discapito dello Stato, avrebbe avuto la virtuosa conseguenza di avvicinare le istituzioni ai cittadini. Le avrebbe rese più attente ai loro bisogni e più controllabili. Avrebbe innescato una competizione virtuosa, da cui sarebbe scaturita l’efficienza che sempre è mancata alle istituzioni statali. E invece… si riprova là dove si è sbagliato e il prossimo 18 dicembre sarà discusso il Disegno di Legge collegato alla legge di bilancio 2021 riguardante l’attuazione dell’autonomia regionale differenziata che prevede la possibilità di attribuire alle Regioni interessate ulteriori condizioni particolari e forme di autonomia”.


Tutto questo per Sinistra Italiana è “un progetto pericoloso volto a ulteriormente rafforzare il regionalismo e a legittimare la falsa retorica del residuo fiscale. È ora di dire basta. Lo chiediamo alle Forze politiche tutte ai parlamentari eletti e non in questa Terra, già si è andato ben oltre il federalismo, il regionalismo ha peggiorato lo Stato senza migliorare le regioni. Un intreccio, un groviglio aggrovigliato di competenze, che non solo ha complicato, ma ha addirittura indebolito il sistema costituzionale oltre ogni buon senso. Surreale che venga riproposto un siffatto disegno che il buon senso doveva indurre tutti, nessuno escluso a lasciarlo nel dimenticatoio”

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