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Fede e tradizione sposano la più innovativa tecnologia per la ventesima edizione della Rievocazione Storica del Dono delle Sacre Spine. Il reliquiario con le due spine della Corona di Cristo si trasforma con la tecnologia  3D e si prepara a stupire gli arianesi in vista del Palio, che quest’anno si svolgerà nella piazza del centro storico e prenderà il nome di ‘Palio delle Sacre Spine’. L’azienda Lo Conte Marmi e la falegnameria di Massimo Cardinale sono da diverse settimane al lavoro per riprodurre in maniera fedele il famoso reliquiario in argento. L’oggetto sacro sarà realizzato in legno, avrà un’altezza di circa un metro e ottanta centimetri e diventerà il simbolo di un’intera manifestazione. Un lavoro certosino, quello che vede impegnate le due aziende del Tricolle, che hanno risposto subito sì all’appello del presidente dell’associazione Sante Spine, Giancarlo Sicuranza. “Siamo partiti da una scansione tridimensionale dell’oggetto sacro effettuata direttamente in Cattedrale, abbiamo molta esperienza nel settore e la nostra azienda dispone di una particolare tecnologia innovativa, quella della scansione a luce strutturata. Grazie ad un software particolare le ombre proiettate sull’oggetto vengono rielaborate fino a ricostruire virtualmente  l’immagine anche nei particolari più piccoli con un lavoro di post produzione. Grazie a questa tecnologia gli arianesi potranno ammirare ogni minimo particolare del reliquiario, anche i dettagli, come ad esempio il Cristo, la Madonna, gli angeli, i colli di Ariano, fino a questo momento sconosciuti alla maggior parte dei fedeli”, le parole di Gianluca Lo Conte dell’azienda Lo Conte Marmi, leader sul territorio per l’utilizzo di questa particolare e innovativa tecnologia. 

 

“Noi invece abbiamo preso il file in 3D e attraverso il macchinario a controllo numerico abbiamo riprodotto fedelmente le varie parti che compongono il reliquiario con le forme e le giuste proporzioni. Ogni pezzo richiede una lavorazione di circa un’ora con il macchinario e altro impegno per la rielaborazione al computer, per la riproduzione fedele di tutti i particolari, le immagini, i volti, i rilievi dell’oggetto. I vari pezzi saranno poi assemblati per ottenere il prodotto finale, ovvero un reliquiario di un metro e ottanta, di peso compreso tra cinquanta e settanta chili. Abbiamo scelto materiali abbastanza morbidi e leggeri per consentire un facile trasporto durante il corteo storico. Siamo felici di sperimentare questo nuovo lavoro partendo da un file 3D e di offrire il nostro contributo per l’associazione Sante Spine”, racconta il titolare della falegnameria, Massimo Cardinale.

 

Non c’è rievocazione storica senza scudi e bandiere: via libera, quindi, alla creatività e alla competenza di Irpinia Pubblicità, che sta collaborando alla buona riuscita della manifestazione attraverso la rielaborazione grafica degli scudi e delle bandiere disegnati a mano, su carta, dai pionieri della rievocazione nel lontano 1997. Spiega Alessandro Pagliaro: “Abbiamo acquisito le immagini del ’97 e poi abbiamo avuto un confronto con il comitato scientifico della rievocazione, che ci ha indicato le direttive da seguire. Abbiamo ricostruito gli scudi settorialmente punto per punto, con lineamenti e particolari in evidenza e colori vivi e marcati”.

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