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Non finisce la querelle stadio tra il Comune e l’Avellino. L’amministrazione guidata dal sindaco Foti attraverso un documento ufficiale ha emanato una “Proposta di costituzione in giudizio dell’Amministrazione comunale contro la società U.S. Avellino 1912 s.r.l.”. In ballo ci sono sempre i quasi 800mila euro che la società biancoverde dovrebbe versare al Comune per i lavori dello stadio Partenio-Lombardi e tutto ciò che concerne l’impianto. Walter Taccone già in passato aveva fatto sapere che non c’erano particolari problemi e che un accordo con il Comune si sarebbe trovato. Oggi, invece, la richiesta con su scritto:

“Considerato
– che il debito dell’U.S. Avellino 1912 s.r.l., per canoni non corrisposti dalla stagione calcistica
2009/2010 a quella del 2016/2017, ammonta a € 796.410,88 I.V.A. inclusa;
– che con nota prot. 75308 del 11/11/2016 lo scrivente Settore ha diffidato l’U.S. Avellino a versare la
somma di cui innanzi;
– che con nota prot. 84646 del 14/12/2016, a seguito di riunione tenutasi presso l’ufficio dello scrivente
alla presenza degli assessori ai lavori pubblici e patrimonio, nonché dei dirigenti e funzionari dei
Settori Patrimonio e Lavori Pubblici, dei rappresentanti dell’Ufficio legale del Comune e dei
rappresentanti amministrativi, tecnici e legali della società U.S. Avellino, inerente alla vicenda dei
canoni insoluti e ai lavori effettuati dalla società calcistica si era stabilito che tecnici del Settore Lavori
Pubblici, unitamente ai tecnici della società sportiva, avrebbero provveduto alla verifica dei lavori di
manutenzione straordinaria e alla loro quantificazione;
– che con nota prot. 1526 del 11/01/2017 lo scrivente Settore nel rappresentare la mancanza di sviluppi
sulla verifica dei lavori rappresentava la necessità di costituirsi in giudizio al fine del recupero dei
canoni non corrisposti.

DETERMINA
1) di ritenere le premesse parte integrante e sostanziale del presente atto;
2) di proporre, per i motivi espressi in premessa, la costituzione nel giudizio di cui sopra, svolgendo nei
confronti dell’ Ente ogni opportuna difesa e domanda;
3) di rimettere al Dirigente del Settore Avvocatura ogni determinazione di competenza anche istruttoria
ai fini del rilascio del mandato difensivo sindacale al legale che dovrà assumere la rappresentanza e
difesa in giudizio dell’Ente”.

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