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CASERTA – Una settimana dopo la protesta che ha paralizzato l’autostrada A1 tra Caserta e Napoli, creando tanti disagi agli automobilisti, i venditori ambulanti aderenti alla sigla dell’Ana-Ugl tornano a protestare con un lungo e lento «serpentone» di auto e furgoni che da Caserta Sud è risalito verso nord, per poi imboccare l’uscita di Santa Maria Capua Vetere.

Altri ambulanti sono partiti dal Napoletano e dal Salernitano, andando a velocità ridotta sulla Caserta-Salerno, da Palma Campania verso Caserta, e sono tuttora in corteo. Peppe Magliocca, presidente dell’Ana-Ugl di Caserta che già una settimana fa era stato tra i promotori della plateale protesta, spiega che «dopo una settimana ancora nulla è cambiato.

Certo, la prossima settimana riapriremo, visto che la Campania dovrebbe diventare zona arancione; ma noi chiediamo che venga modificato l’articolo del decreto legge che impone, in zona rossa, la chiusura di fiere e mercati con l’accezione degli ambulanti che vendono generi alimentari».

Già ieri gli ambulanti dell’Ana-Ugl aveva protestato davanti alla prefettura di Caserta, come fatto peraltro dai loro colleghi aderenti a Confesercenti nei giorni scorsi, ma dal Ministero per lo Sviluppo Economico (Mise) non è ancora arrivata alcuna convocazione. «Siamo stremati e sul lastrico, il Governo deve ascoltarci» conclude Magliocca.

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