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Nelle prime ore della giornata, la D.I.A. di Napoli ha notificato un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali, emessa dal Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di undici persone ritenute gravemente indiziate, a vario titolo ed in concorso tra loro, per concorrenza illecita, trasferimento fraudolento di valori e favoreggiamento personale, fatti aggravati dall’utilizzo del metodo mafioso e per aver favorito il clan dei Casalesi, fazione Russo Schiavone.
    La Dia è in tal modo intervenuta su una importante articolazione imprenditoriale, strutturalmente legata al gruppo Russo-Schiavone, fazione del clan dei Casalesi e facente capo ad una storica figura apicale, Mario Iavarazzo. Quest’ultimo, condannato in via definitiva per il delitto di associazione di tipo mafioso, è stato, fino al 2010, il detentore della cassa del clan dei Casalesi, con compiti di distribuzione degli stipendi agli associati e di controllo delle estorsioni.

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