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La polizia di Castellammare di Stabia, assieme ai carabinieri di Santa Maria Capua Vetere, nel tardo pomeriggio di ieri ha arrestato di R. P., ex poliziotto di 54 anni (già sospeso dal servizio), ritenuto responsabile di atti persecutori, calunnia e sostituzione di persona. I reati contestati, avvenuti in un arco temporale compreso tra il 2006 ed il 2010, sarebbero stati consumati a danno di numerosi imprenditori e professionisti. Tra questi, il calciatore della Sampdoria Fabio Quagliarella e Guido Lembo, gestore di un noto locale di Capri. Le indagini, coordinate dalla procura di Torre Annunziata e condotte dalla squadra investigativa del commissariato di polizia di Castellammare di Stabia, hanno consentito di documentare le responsabilità di R. P. che per anni, fingendosi amico delle vittime, le ha perseguitate con lettere e messaggi anonimi contenenti false accuse di pedofilia e di collusioni con la criminalità organizzata. L’arrestato dovrà scontare la pena di 4 anni e 6 mesi.Con Quagliarella entrò in contatto tramite un amico comune, il titolare di un negozio di telefonini di Castellammare al quale il calciatore si era rivolto per chiedere un consiglio tecnico. Gli risolse il problema dell’intrusione su Messenger (che chissà se non aveva causato lui stesso), e da quel momento non lo mollò più. Essere amici dei calciatori in certi ambienti conta, figuriamoci di quello che allora era il più in vista del Napoli. Autografi, magliette, biglietti per lo stadio. Ma quando l’altro cominciò a tenerlo a freno, lui si scatenò. E partirono le lettere infamanti spedite al quartier generale del Napoli a Castel Volturno, in cui accusava il centravanti di frequentare ragazzine e camorristi.

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