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Credito d’imposta, estensione della Cig per tutto il 2021, tasse sospese per il 2021, contributi a fondo perduto. Sono le richieste di Confcommercio Napoli per evitate il fallimento delle attività cittadine dai negozi di abbigliamento, al settore della ristorazione passando per gli orafi. Un settore quello del commercio che si sente «invisibile” agli occhi del Governo.


“Siamo una categoria invisibile – ha detto Carla Della Corte, presidente Confcommercio Napoli – siamo completamente ignorati dal Governo perché per tutte le attività produttive che si trovano nelle zone arancioni e gialle non si prevedono ristori e questo è grave perché da settembre il commercio non è mai ripartito». Senza aiuti, secondo i numeri forniti, è a rischio fallimento il 50 per cento delle attività produttive e commerciali di Napoli. Una situazione economica «difficile» a cui si aggiunge l’incertezza rispetto ai provvedimenti del Governo.


«Tutta questa incertezza – ha sottolineato Della Corte – non fa bene a nessuno. Ieri abbiamo vissuto momenti e ore drammatiche perché non capivamo se dovevamo chiudere o no. Certo come imprenditori il fatto che per il momento la Campania sia zona gialla è una buona notizia, ma come cittadini siamo preoccupati perché speriamo che chi ci governa abbia fatto bene i calcoli ».


I commercianti chiedono al Governo Conte di mettere in campo «tutto ciò che in questo momento possa aiutare le aziende che dimostrano una diminuzione di fatturato» al di là della zona in cui la regione è catalogata.

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