Il ministro Carlo Nordio durante la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario a Napoli
2 minuti per la letturaIl ministro Carlo Nordio ha presenziato all’inaugurazione dell’anno giudiziario a Napoli dove ha rivendicato l’importanza della riforma ed ha ribadito: «Non voglio umiliare la magistratura»
NAPOLI – «Tutte le opinioni sono benvenute, tutte le manifestazioni di dissenso, e ringrazio tutti per una manifestazione estremamente composta, sono il sale della democrazia, ma che si possa pensare che un ministro che a 30 anni appena entrato in magistratura è stato per tre anni alla guida dell’inchiesta sulle Brigate Rosse, tutta la colonna veneta, ed ha assistito alla morte di alcuni dei suoi colleghi, che un ex magistrato possa avere come obiettivo l’umiliazione della magistratura alla quale è appartenuto, lo trovo particolarmente improprio».
Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio rivolgendosi alla magistratura durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario nel Salone dei Busti di Castel Capuano a Napoli. «Vi pare che, avendo io fatto per 40 anni il pm per essere libero e indipendente, vorrebbe un pm sottoposto al potere esecutivo? Non avverrà mai, non in nome di questa riforma costituzionale», ha aggiunto mentre i magistrati dell’Anm erano già usciti dalla sala. Mentre i presenti hanno applaudito.
«La riforma costituzionale è una riforma che ha un’origine esclusivamente tecnica», ha sottolineato il ministro. «Non c’è nessun reato di lesa maestà e tantomeno un vulnus all’indipendenza dell’autonomia della magistratura giudicante e requirente. È scritto a chiarissime lettere nella riforma costituzionale», ha aggiunto Nordio nel corso del suo intervento.
«Ringrazio ancora una volta l’efficienza e operosità della magistratura. Su quest’ultima vorrei aggiungere due cose. Molte volte ho usato anche espressioni non del tutto in linea con la vulgata generale, però – ha spiegato – di una cosa mi sono sempre sentito orgoglioso, di affermare che è la sua operosità e la sua competenza. Tutte le volte che ho sentito dire che i magistrati lavorano poco o producono poco, ho avuto una sorta di senso di ribellione da magistrato all’epoca e come ministro. La seconda un pò più dolorosa è quella che qualcuno possa pensare che questa riforma costituzionale sia punitiva per la magistratura», ha concluso Nordio.
All’esterno della sede del vecchio tribunale di Napoli, i magistrati iscritti all’Anm hanno inscenato una protesta contro la riforma costituzionale della Giustizia. Sulla toga una coccarda tricolore, in mano una copia della Costituzione ed un cartello con una frase di Piero Calamandrei. I magistrati hanno lasciato il salone dei Busti non appena il ministro della Giustizia ha iniziato il suo intervento.
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